Il volume Il video rende felici. Videoarte in Italia propone una visione d’insieme sulla videoarte italiana, traccia il percorso che ha portato il video a trasformarsi da mezzo sperimentale a linguaggio artistico intermediale ed esplora le molteplici forme che ha assunto nei contesti del cinema, delle arti visive e performative, della controinformazione e nell'interazione con altri mezzi espressivi come danza, teatro, design, architettura e fotografia. Il volume pone l'accento sulle trasformazioni formali e concettuali del “video” in Italia adottando un approccio interdisciplinare e storico-critico. Attraverso un’articolazione tematica in nove sezioni, il volume restituisce una riflessione su questioni fondamentali, come i formati installativi, i centri di produzione, le esposizioni e le pratiche performative, connettendole a temi trasversali quali la conservazione e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo. Il progetto editoriale integra prospettive storiche, critiche e metodologiche, mettendo in dialogo contributi di artisti, studiosi e curatori. Questa pluralità di voci consente di cogliere il ruolo del video non solo come mezzo espressivo, ma come dispositivo trasformativo, in grado di attraversare linguaggi, contesti culturali e tecnologie. La videoarte italiana emerge così come un fenomeno complesso, le cui implicazioni si estendono oltre l’ambito artistico, coinvolgendo la documentazione, la memoria culturale e le dinamiche di trasmissione del sapere. Il volume non si limita a ricostruire la storia della videoarte in Italia, ma elabora strumenti per affrontare le sfide contemporanee legate alla sua conservazione e valorizzazione. Questa prospettiva critica apre nuove direzioni di ricerca, evidenziando come il video continui a ridefinire le relazioni tra arte, tecnologia e cultura nel panorama delle arti contemporanee.

Videoarte in Italia. Il video rende felici

Cosetta Saba
;
Mary Comin
2022-01-01

Abstract

Il volume Il video rende felici. Videoarte in Italia propone una visione d’insieme sulla videoarte italiana, traccia il percorso che ha portato il video a trasformarsi da mezzo sperimentale a linguaggio artistico intermediale ed esplora le molteplici forme che ha assunto nei contesti del cinema, delle arti visive e performative, della controinformazione e nell'interazione con altri mezzi espressivi come danza, teatro, design, architettura e fotografia. Il volume pone l'accento sulle trasformazioni formali e concettuali del “video” in Italia adottando un approccio interdisciplinare e storico-critico. Attraverso un’articolazione tematica in nove sezioni, il volume restituisce una riflessione su questioni fondamentali, come i formati installativi, i centri di produzione, le esposizioni e le pratiche performative, connettendole a temi trasversali quali la conservazione e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo. Il progetto editoriale integra prospettive storiche, critiche e metodologiche, mettendo in dialogo contributi di artisti, studiosi e curatori. Questa pluralità di voci consente di cogliere il ruolo del video non solo come mezzo espressivo, ma come dispositivo trasformativo, in grado di attraversare linguaggi, contesti culturali e tecnologie. La videoarte italiana emerge così come un fenomeno complesso, le cui implicazioni si estendono oltre l’ambito artistico, coinvolgendo la documentazione, la memoria culturale e le dinamiche di trasmissione del sapere. Il volume non si limita a ricostruire la storia della videoarte in Italia, ma elabora strumenti per affrontare le sfide contemporanee legate alla sua conservazione e valorizzazione. Questa prospettiva critica apre nuove direzioni di ricerca, evidenziando come il video continui a ridefinire le relazioni tra arte, tecnologia e cultura nel panorama delle arti contemporanee.
2022
9788812010097
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