A una lettura univoca, unidirezionale di patrimonio come bene ereditato, la cui immutabilità costituisce un valore da preservare, il testo contrappone un’interpretazione di patrimonio fondato su un carattere di reciprocità che investe le forme dell’abitare, stratificandosi, corrompendosi, modificandosi. Ciò che questa specifica definizione di patrimonio invita a recuperare è quindi la modalità di vedere il luogo oltre la sua fattualità, i suoi caratteri consolidati e riconoscibili, allo scopo di svelare gli ordini segreti delle forme – di permanenza – intorno alle quali si costruisce il paesaggio. In tal senso restituire al patrimonio il valore dell’abitare si mostra particolarmente importante quando riferito a territori marginali e periferici nei quali le logiche che disegnano gli insediamenti mostrano una profonda integrazione del costruito con la natura e la matrice rurale. Date queste premesse, il saggio analizza alcuni borghi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia oggetto di sperimentazioni progettuali e di ricerca in cui nuovi strumenti digitali sono utilizzati per rendere manifesto e visibile “l’invisibile”, sovrapponendo idealmente diversi strati di conoscenza.
Patrimoni e paesaggi abitati. Il valore della “trasparenza” per il progetto
Claudia Pirina
;Giovanni Comi
2024-01-01
Abstract
A una lettura univoca, unidirezionale di patrimonio come bene ereditato, la cui immutabilità costituisce un valore da preservare, il testo contrappone un’interpretazione di patrimonio fondato su un carattere di reciprocità che investe le forme dell’abitare, stratificandosi, corrompendosi, modificandosi. Ciò che questa specifica definizione di patrimonio invita a recuperare è quindi la modalità di vedere il luogo oltre la sua fattualità, i suoi caratteri consolidati e riconoscibili, allo scopo di svelare gli ordini segreti delle forme – di permanenza – intorno alle quali si costruisce il paesaggio. In tal senso restituire al patrimonio il valore dell’abitare si mostra particolarmente importante quando riferito a territori marginali e periferici nei quali le logiche che disegnano gli insediamenti mostrano una profonda integrazione del costruito con la natura e la matrice rurale. Date queste premesse, il saggio analizza alcuni borghi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia oggetto di sperimentazioni progettuali e di ricerca in cui nuovi strumenti digitali sono utilizzati per rendere manifesto e visibile “l’invisibile”, sovrapponendo idealmente diversi strati di conoscenza.File | Dimensione | Formato | |
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