I sistemi regionali di piccoli e medi centri sono strutturalmente già orientati verso quella transizione ecologica che può salvarci dal disastro ambientale e sociale. Nel volume vengono chiamati “sistemi ecopolitani” e in Italia coinvolgono il 70% del territorio e il 50% della popolazione. Tuttavia, questi territori non hanno un grande peso nelle politiche nazionali e sovranazionali, anche a causa di una certa trascuratezza concettuale da parte degli urbanisti. Come si sostiene nel libro, per poter contare di più, in un’epoca definita, peraltro, anche “postmetropolitana”, essi devono essere governati come modelli complementari – se non alternativi – a quelli metropolitani e non come il residuo o la brutta copia di questi ultimi, mettendo al centro delle loro politiche la strategia della rigenerazione territoriale che comprende, ma va ben oltre, quella tradizionalmente urbana. In questa prospettiva, nel prefigurare i necessari interventi di difesa e promozione dei servizi ecosistemici, rinaturalizzazione di quelli danneggiati, riorganizzazione sostenibile della mobilità nelle aree vaste e promozione di energie alternative, i “Piani di governo del territorio” devono ripensare le loro tradizionali priorità e altresì incorporare nuove metodologie di conoscenza e condivisione.

Postmetropoli e sistemi ecopolitani

Sandro Fabbro
2024-01-01

Abstract

I sistemi regionali di piccoli e medi centri sono strutturalmente già orientati verso quella transizione ecologica che può salvarci dal disastro ambientale e sociale. Nel volume vengono chiamati “sistemi ecopolitani” e in Italia coinvolgono il 70% del territorio e il 50% della popolazione. Tuttavia, questi territori non hanno un grande peso nelle politiche nazionali e sovranazionali, anche a causa di una certa trascuratezza concettuale da parte degli urbanisti. Come si sostiene nel libro, per poter contare di più, in un’epoca definita, peraltro, anche “postmetropolitana”, essi devono essere governati come modelli complementari – se non alternativi – a quelli metropolitani e non come il residuo o la brutta copia di questi ultimi, mettendo al centro delle loro politiche la strategia della rigenerazione territoriale che comprende, ma va ben oltre, quella tradizionalmente urbana. In questa prospettiva, nel prefigurare i necessari interventi di difesa e promozione dei servizi ecosistemici, rinaturalizzazione di quelli danneggiati, riorganizzazione sostenibile della mobilità nelle aree vaste e promozione di energie alternative, i “Piani di governo del territorio” devono ripensare le loro tradizionali priorità e altresì incorporare nuove metodologie di conoscenza e condivisione.
2024
9788829027712
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