La digitalizzazione delle informazioni alimentari costituisce un fenomeno interes-sante dal punto di vista giuridico. Esso risponde, infatti, a due tipologie di bisogni: da un lato, il bisogno dei consumatori di disporre di informazioni sempre più dettagliate re-lativamente ad alcuni aspetti degli alimenti (tra i quali spicca quello relativo alla loro so-stenibilità); dall’altro, il bisogno degli operatori del settore alimentare di gestire lo spazio limitato delle etichette, sempre più affollate da obblighi informativi articolati e complessi che potrebbero lasciare ben poco margine per inserire informazioni di marketing. Nel settore alimentare, il fenomeno del c.d. digital labelling si è diffuso e affermato con rife-rimento all’ambito delle informazioni volontarie, per fornire informazioni ulteriori ai con-sumatori e/o specificare i contenuti di informazioni già presenti in etichetta, ad esempio sotto forma di loghi e certificazioni di sostenibilità. Di recente, tuttavia, il reg. UE 2021/2117, nell’introdurre l’obbligo di indicare anche per i vini la dichiarazione nutri-zionale e l’elenco degli ingredienti, ha previsto la possibilità per gli operatori di fornire in via digitale anche tali informazioni obbligatorie, seppure nel rispetto di alcune condi-zioni. Alla luce dell’importanza crescente del digital labelling, ci si interroga sull’impatto che tale fenomeno potrebbe avere in relazione all’effettività della tutela accordata ai consumatori, tenuto conto della complessità e della natura esistenziale della scelta alimentare, così come riconosciuta dall’art. 3, par. 1, del reg. UE n. 1169/2011, nonché della necessità di distinguere tra digitalizzazione delle informazioni volontarie e digita-lizzazione delle informazioni obbligatorie.
Digitalizzazione ed etichettatura dei prodotti alimentari
Giulia De Luca
2025-01-01
Abstract
La digitalizzazione delle informazioni alimentari costituisce un fenomeno interes-sante dal punto di vista giuridico. Esso risponde, infatti, a due tipologie di bisogni: da un lato, il bisogno dei consumatori di disporre di informazioni sempre più dettagliate re-lativamente ad alcuni aspetti degli alimenti (tra i quali spicca quello relativo alla loro so-stenibilità); dall’altro, il bisogno degli operatori del settore alimentare di gestire lo spazio limitato delle etichette, sempre più affollate da obblighi informativi articolati e complessi che potrebbero lasciare ben poco margine per inserire informazioni di marketing. Nel settore alimentare, il fenomeno del c.d. digital labelling si è diffuso e affermato con rife-rimento all’ambito delle informazioni volontarie, per fornire informazioni ulteriori ai con-sumatori e/o specificare i contenuti di informazioni già presenti in etichetta, ad esempio sotto forma di loghi e certificazioni di sostenibilità. Di recente, tuttavia, il reg. UE 2021/2117, nell’introdurre l’obbligo di indicare anche per i vini la dichiarazione nutri-zionale e l’elenco degli ingredienti, ha previsto la possibilità per gli operatori di fornire in via digitale anche tali informazioni obbligatorie, seppure nel rispetto di alcune condi-zioni. Alla luce dell’importanza crescente del digital labelling, ci si interroga sull’impatto che tale fenomeno potrebbe avere in relazione all’effettività della tutela accordata ai consumatori, tenuto conto della complessità e della natura esistenziale della scelta alimentare, così come riconosciuta dall’art. 3, par. 1, del reg. UE n. 1169/2011, nonché della necessità di distinguere tra digitalizzazione delle informazioni volontarie e digita-lizzazione delle informazioni obbligatorie.| File | Dimensione | Formato | |
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