Fra le fonti primarie per lo studio della cultura materiale nel Medioevo, gli inventaria bonorum offrono una serie di dati fondamentali a supporto della restituzione digitale degli spazi abitativi. Non si tratta di una mera elencazione di oggetti ma, con specifici strumenti e una appropriata metodologia, di una guida attraverso la quale è possibile, a distanza di secoli, affiancarsi all’estensore nel suo percorso e così ricostruire l’originaria disposizione spaziale. Su queste basi, in seno al Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale (DIUM) e del Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica (LIDA) dell’Università degli studi di Udine, è stata realizzata la restituzione 3D degli interni di Palazzo Vanni degli Onesti in Mercatovecchio a Udine così come si presentavano secondo l’inventario redatto dal notaio Matteo Clapiceo tra il 4 e il 17 dicembre del 1437. In questo modo è stato possibile il recupero della perduta suddivisione degli ambienti, la ridistribuzione tipologica di arredi e suppellettili, la ricollocazione virtuale dei soffitti lignei dipinti oggi smontati, la ricostruzione della correlata decorazione parietale a fresco. Ciò ha permesso di ottenere un’esperienza immersiva che consente di rivivere usi e abitudini, scelte di gusto e cromatiche da tempo dimenticate, proponendo la possibile dimensione abitativa quattrocentesca.
Inventaria bonorum: una fonte privilegiata per lo studio della cultura materiale
Maurizio d'Arcano Grattoni;Francesco Fratta de Tomas
2025-01-01
Abstract
Fra le fonti primarie per lo studio della cultura materiale nel Medioevo, gli inventaria bonorum offrono una serie di dati fondamentali a supporto della restituzione digitale degli spazi abitativi. Non si tratta di una mera elencazione di oggetti ma, con specifici strumenti e una appropriata metodologia, di una guida attraverso la quale è possibile, a distanza di secoli, affiancarsi all’estensore nel suo percorso e così ricostruire l’originaria disposizione spaziale. Su queste basi, in seno al Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale (DIUM) e del Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica (LIDA) dell’Università degli studi di Udine, è stata realizzata la restituzione 3D degli interni di Palazzo Vanni degli Onesti in Mercatovecchio a Udine così come si presentavano secondo l’inventario redatto dal notaio Matteo Clapiceo tra il 4 e il 17 dicembre del 1437. In questo modo è stato possibile il recupero della perduta suddivisione degli ambienti, la ridistribuzione tipologica di arredi e suppellettili, la ricollocazione virtuale dei soffitti lignei dipinti oggi smontati, la ricostruzione della correlata decorazione parietale a fresco. Ciò ha permesso di ottenere un’esperienza immersiva che consente di rivivere usi e abitudini, scelte di gusto e cromatiche da tempo dimenticate, proponendo la possibile dimensione abitativa quattrocentesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


