Sogni, apparizioni, visioni e profezie si distinguono come miracoli doppi: sono mirabilia nel momento in cui accadono, e sono mirabilia nel momento stesso in cui gli eventi previsti si avverano. Fin dalle prime narrazioni agiografiche, sogni e visioni possono rivelare il momento e le circostanze della morte di un santo (ad esempio nella Passio Perpetuae) o le traslazioni di reliquie e corpi santi, avendo così una concreta ricaduta in una storia agiografica, ma d'altro canto possono riferire descrizioni dell'aldilà ai viventi, anticipando la gioia della vita eterna o, al contrario, minacciando dannazione e punizioni. Lo scopo della predizione di sogni e visioni nell'agiografia è chiaramente quello di mostrare la potenza di Dio, espressa attraverso il miracolo, ma possono essere sottesi altri scopi: le anticipazioni confermano la santità del loro destinatario – il santo – e, per estensione, convalidano la sua comunità; certificano reliquie e legittimano sacra furta; ammoniscono e sollecitano pentimento e conversione; convalidano gli scritti di un agiografo; più in generale, vincolano il presente dell'uomo alla prospettiva della salvezza cristiana. Alcuni esempi di "miracoli anticipatori" tratti da opere latine altomedievali (in particolare dai Dialogi di Gregorio Magno) sono qui esaminati per supportare queste affermazioni e indagare le finalità della prolepsis nelle narrazioni agiografiche.
Sogni, apparizioni, visioni, profezie: alcuni esempi di prolepsis nell’agiografia latina medievale
Valeria Mattaloni
2025-01-01
Abstract
Sogni, apparizioni, visioni e profezie si distinguono come miracoli doppi: sono mirabilia nel momento in cui accadono, e sono mirabilia nel momento stesso in cui gli eventi previsti si avverano. Fin dalle prime narrazioni agiografiche, sogni e visioni possono rivelare il momento e le circostanze della morte di un santo (ad esempio nella Passio Perpetuae) o le traslazioni di reliquie e corpi santi, avendo così una concreta ricaduta in una storia agiografica, ma d'altro canto possono riferire descrizioni dell'aldilà ai viventi, anticipando la gioia della vita eterna o, al contrario, minacciando dannazione e punizioni. Lo scopo della predizione di sogni e visioni nell'agiografia è chiaramente quello di mostrare la potenza di Dio, espressa attraverso il miracolo, ma possono essere sottesi altri scopi: le anticipazioni confermano la santità del loro destinatario – il santo – e, per estensione, convalidano la sua comunità; certificano reliquie e legittimano sacra furta; ammoniscono e sollecitano pentimento e conversione; convalidano gli scritti di un agiografo; più in generale, vincolano il presente dell'uomo alla prospettiva della salvezza cristiana. Alcuni esempi di "miracoli anticipatori" tratti da opere latine altomedievali (in particolare dai Dialogi di Gregorio Magno) sono qui esaminati per supportare queste affermazioni e indagare le finalità della prolepsis nelle narrazioni agiografiche.| File | Dimensione | Formato | |
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