Il saggio si propone di legare l’ascesa sociale di una famiglia del patriziato udinese, ascesa che si compie tra Cinquecento e Seicento, alle scelte educative e formative di alcuni suoi membri, in particolare di due generazioni cruciali per il destino della famiglia. Si intende portare l’attenzione su alcuni aspetti in particolare, metodologici e storiografici. Le fonti utilizzate saranno fonti personali: il ricco epistolario tra i due fratelli maggiori, Pompeo, filosofo e poligrafo, medico del cardinal Montalto e poi docente di medicina e anatomia a Padova e Eusebio, giurista ed ecclesiastico, vescovo di Cittanova d’Istria e vicario del Patriarca di Aquileia, la cui vastità degli interessi culturali è testimoniata dalla biblioteca di più di 2500 volumi che verrà donata nel 1636 alla Serenissima e andrà a costituire uno dei fondi originari della neonata Biblioteca universitaria di Padova. Alle oltre 570 lettere che i due si scambiano, andranno ad aggiungersi le memorie di Eusebio e quelle di un altro fratello, Quintilio, così come le lettere del quarto dei fratelli, Marcantonio. L’analisi di questi documenti personali consente una comparazione, all’interno della stessa famiglia, dell’educazione dei quattro fratelli, è immediato specchio della differenziata formazione che hanno seguito, del grado di cultura e alfabetizzazione: inclinazioni personali ma anche scelte familiari che indirizzano a ruoli diversi all’interno della fraterna, pesano sulle scelte formative e sulla fisionomia culturale di ciascun fratello.

Non tutti i fratelli sono uguali: scelte educative e formative in due generazioni Caimo (fine Cinquecento, prima metà del Seicento)

laura casella
2024-01-01

Abstract

Il saggio si propone di legare l’ascesa sociale di una famiglia del patriziato udinese, ascesa che si compie tra Cinquecento e Seicento, alle scelte educative e formative di alcuni suoi membri, in particolare di due generazioni cruciali per il destino della famiglia. Si intende portare l’attenzione su alcuni aspetti in particolare, metodologici e storiografici. Le fonti utilizzate saranno fonti personali: il ricco epistolario tra i due fratelli maggiori, Pompeo, filosofo e poligrafo, medico del cardinal Montalto e poi docente di medicina e anatomia a Padova e Eusebio, giurista ed ecclesiastico, vescovo di Cittanova d’Istria e vicario del Patriarca di Aquileia, la cui vastità degli interessi culturali è testimoniata dalla biblioteca di più di 2500 volumi che verrà donata nel 1636 alla Serenissima e andrà a costituire uno dei fondi originari della neonata Biblioteca universitaria di Padova. Alle oltre 570 lettere che i due si scambiano, andranno ad aggiungersi le memorie di Eusebio e quelle di un altro fratello, Quintilio, così come le lettere del quarto dei fratelli, Marcantonio. L’analisi di questi documenti personali consente una comparazione, all’interno della stessa famiglia, dell’educazione dei quattro fratelli, è immediato specchio della differenziata formazione che hanno seguito, del grado di cultura e alfabetizzazione: inclinazioni personali ma anche scelte familiari che indirizzano a ruoli diversi all’interno della fraterna, pesano sulle scelte formative e sulla fisionomia culturale di ciascun fratello.
2024
979-12-81050-21-1
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