L'essere umano è un grande creatore di mostri. Lo è sempre stato, fin da quando nel paleolitico raffigurò figure mostruose in caverne e grotte. Da allora la produzione di mostri è sempre continuata, sedimentando variazioni e innovazioni. I mostri sono dentro ognuno di noi perché li creiamo, da bambini, nei vari stadi della costruzione del reale e nella formazione e strutturazione dell'immaginario. La presenza del mostro continua ad accompagnarci anche dopo, durante la nostra crescita e oltre. Ma per maturare ed evolverci, dobbiamo riuscire a domarli. Domarli non significa tuttavia eliminarli: il mostruoso riaffiora di continuo nei nostri sogni, nel linguaggio, nel disegno, nella pittura, nell'architettura e nella narrazione. Nella nostra epoca il mostro è addirittura diventato il tema mitico che funziona da filo conduttore dell'immaginario sociale. Il cinema lo trasforma in immagini che sembrano vivere, la televisione lo miniaturizza, collocandolo in una dimensione domestica e quotidiana. Ma la sua proliferazione si è accompagnata a un radicale cambiamento della sua funzione all'interno dei procedimenti narrativi. Accanto a una certa continuità tipologica dei mostri del passato e del presente, si registra una forte discontinuità delle loro identità culturali. Privati della loro carica simbolica e del loro significato psicologico, i mostri, oggi ridotti a beni di consumo, sono stati trasformati in una presenza mistificante, non più mitica. Allo stesso tempo, la società si è completamente deresponsabilizzata nei loro confronti, in quanto non li gestisce più nel processo di crscita delle giovani generazioni. Invece, oggi più che mai è importante gestire il mostro e insegnare alle nuove generazioni le strategie per vicnerlo.

I mostri nell'immaginario

FORTUNATI, Leopoldina
1995-01-01

Abstract

L'essere umano è un grande creatore di mostri. Lo è sempre stato, fin da quando nel paleolitico raffigurò figure mostruose in caverne e grotte. Da allora la produzione di mostri è sempre continuata, sedimentando variazioni e innovazioni. I mostri sono dentro ognuno di noi perché li creiamo, da bambini, nei vari stadi della costruzione del reale e nella formazione e strutturazione dell'immaginario. La presenza del mostro continua ad accompagnarci anche dopo, durante la nostra crescita e oltre. Ma per maturare ed evolverci, dobbiamo riuscire a domarli. Domarli non significa tuttavia eliminarli: il mostruoso riaffiora di continuo nei nostri sogni, nel linguaggio, nel disegno, nella pittura, nell'architettura e nella narrazione. Nella nostra epoca il mostro è addirittura diventato il tema mitico che funziona da filo conduttore dell'immaginario sociale. Il cinema lo trasforma in immagini che sembrano vivere, la televisione lo miniaturizza, collocandolo in una dimensione domestica e quotidiana. Ma la sua proliferazione si è accompagnata a un radicale cambiamento della sua funzione all'interno dei procedimenti narrativi. Accanto a una certa continuità tipologica dei mostri del passato e del presente, si registra una forte discontinuità delle loro identità culturali. Privati della loro carica simbolica e del loro significato psicologico, i mostri, oggi ridotti a beni di consumo, sono stati trasformati in una presenza mistificante, non più mitica. Allo stesso tempo, la società si è completamente deresponsabilizzata nei loro confronti, in quanto non li gestisce più nel processo di crscita delle giovani generazioni. Invece, oggi più che mai è importante gestire il mostro e insegnare alle nuove generazioni le strategie per vicnerlo.
1995
8820493047
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Mostri_nell_immaginario.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Licenza: Non pubblico
Dimensione 9.03 MB
Formato Adobe PDF
9.03 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/668030
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact