I confini in Europa cambiano, e ciò influenza i processi di integrazione. I vecchi stati si sfaldano, e al loro posto ne nascono di nuovi. Gli elementi costitutivi dell'Europa si modificano. Emergono i nuovi nazionalismi. E molto di quanto sta avvenendo è dovuto all'azione delle etnie. Scienziati sociali e della politica, nonché costituzionalisti, si confrontano in questo volume per trattare del problema delle etnie, dei confini e dell'Europa. Il filo conduttore è rappresentato, in particolare, dall'analisi dei processi di dissoluzione degli equilibri sociali e politici conseguenti alla caduta dei regimi totalitari dell'Est europeo e di formazione dei nuovi stati nazionali. Tali regimi, attraverso l'universalismo di marca internazionalista, subordinavano la lealtà etnica a quella ideologica. Con la costruzione della democrazia e la formazione di nuovi stati-nazione - processi che incoraggiano la nascita della società civile e quindi favoriscono l'articolazione di nuovi bisogni, valori, identità - l'ethnos si rivitalizza, diventa, cioè, valore aggregante. I nuovi stati, nati dalla frammentazione delle federazioni comuniste, tematizzano l'identità stato-nazionale e quindi contribuiscono a creare i presupposti per lo sviluppo di un'identità etnica diversa da quella dominante. Accanto a questi aspetti, forse poco trasparenti, ne emergono altri, meno ambigui, che si ricollegano alla ricerca di nuovi modelli integrativi.
Etnie, confini, Europa
BERGNACH, Laura;
1994-01-01
Abstract
I confini in Europa cambiano, e ciò influenza i processi di integrazione. I vecchi stati si sfaldano, e al loro posto ne nascono di nuovi. Gli elementi costitutivi dell'Europa si modificano. Emergono i nuovi nazionalismi. E molto di quanto sta avvenendo è dovuto all'azione delle etnie. Scienziati sociali e della politica, nonché costituzionalisti, si confrontano in questo volume per trattare del problema delle etnie, dei confini e dell'Europa. Il filo conduttore è rappresentato, in particolare, dall'analisi dei processi di dissoluzione degli equilibri sociali e politici conseguenti alla caduta dei regimi totalitari dell'Est europeo e di formazione dei nuovi stati nazionali. Tali regimi, attraverso l'universalismo di marca internazionalista, subordinavano la lealtà etnica a quella ideologica. Con la costruzione della democrazia e la formazione di nuovi stati-nazione - processi che incoraggiano la nascita della società civile e quindi favoriscono l'articolazione di nuovi bisogni, valori, identità - l'ethnos si rivitalizza, diventa, cioè, valore aggregante. I nuovi stati, nati dalla frammentazione delle federazioni comuniste, tematizzano l'identità stato-nazionale e quindi contribuiscono a creare i presupposti per lo sviluppo di un'identità etnica diversa da quella dominante. Accanto a questi aspetti, forse poco trasparenti, ne emergono altri, meno ambigui, che si ricollegano alla ricerca di nuovi modelli integrativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.