Assumendo a riferimento il caso di studio dell’architettura bolognese fra le due guerre, vengono proposte alcune riflessioni ed alcuni spunti metodologici per l’approccio e la lettura non tanto delle opere più significative del periodo, bensì del patrimonio diffuso di edilizia corrente; un patrimonio che struttura larghe fasce della prima periferia e che è emblematica espressione della contraddizione fra permanere di una volontà di forma e anticipazione del dilagare dell’indifferenziato.
Titolo: | L'edificazione della periferia - Qualità dello spazio senza qualità |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1987 |
Abstract: | Assumendo a riferimento il caso di studio dell’architettura bolognese fra le due guerre, vengono proposte alcune riflessioni ed alcuni spunti metodologici per l’approccio e la lettura non tanto delle opere più significative del periodo, bensì del patrimonio diffuso di edilizia corrente; un patrimonio che struttura larghe fasce della prima periferia e che è emblematica espressione della contraddizione fra permanere di una volontà di forma e anticipazione del dilagare dell’indifferenziato. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11390/682445 |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.