È nota consuetudine, negli studi caselliani, servirsi del Leitmotiv dell’iperefficientismo per contraddistinguere la permanenza del musicista italiano a Parigi. Animato da un’ansia febbricitante, e talvolta «nella corsa frenetica col tempo» (Nicolodi) per essere sempre presente ovunque, il giovane Casella nella capitale francese ricerca ogni occasione gli si presenti, rivelando quella poliedrica gamma d’interessi che sarà la caratteristica di tutta la sua parabola artistica ed esistenziale. In questo contesto diviene fondamentale l'incontro con Mahler e la sua musica di cui il giovane Casella diverrà un paladino nella Parigi di allora.
Casella mahleriano a Parigi
CALABRETTO, Roberto
1994-01-01
Abstract
È nota consuetudine, negli studi caselliani, servirsi del Leitmotiv dell’iperefficientismo per contraddistinguere la permanenza del musicista italiano a Parigi. Animato da un’ansia febbricitante, e talvolta «nella corsa frenetica col tempo» (Nicolodi) per essere sempre presente ovunque, il giovane Casella nella capitale francese ricerca ogni occasione gli si presenti, rivelando quella poliedrica gamma d’interessi che sarà la caratteristica di tutta la sua parabola artistica ed esistenziale. In questo contesto diviene fondamentale l'incontro con Mahler e la sua musica di cui il giovane Casella diverrà un paladino nella Parigi di allora.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.