Per una lunga fase la rappresentazione letteraria del crepuscolo presenta una caratterizzazione sincronica più che uno sviluppo esplicitamente e nettamente diacronico. Nel mondo classico, accanto alla linea che privilegia la funzione 'strutturale' del crepuscolo come apertura dell'azione, esistono alcuni esempi in Apollonio Rodio e Ovidio che sottolineano la particolarità emotiva del momento (anche come preparazione a eventi eccezionali). Nel canto VIII del Purgatorio, Dante interpreta l'ora come segnale del suo destino di esule e anche della fragilità della natura umana. Il crepuscolo assolve a varie funzioni, in un quadro sincronico e diacronico, nelle opere di Goethe e più avanti di Baudelaire. Un filone a sé è rappresentato nella letteratura russa (Goncarov, Dostoevskij) dal fenomeno delle 'notti bianche'. A partire dal tardo Ottocento infine cominciano a prevalere, sugli aspetti descrittivi, le implicazioni metaforiche del tema: così tende a prevalere, fin quasi a farsi esclusivo, il significato di tramonto e di fine. Stazioni di questa linea sono alcune fondamentali opere di Wagner, Nietzsche, Spengler e l'antologia di Karl Pinthus.
Voce 'crepuscolo'
BORGHELLO, Giampaolo
2007-01-01
Abstract
Per una lunga fase la rappresentazione letteraria del crepuscolo presenta una caratterizzazione sincronica più che uno sviluppo esplicitamente e nettamente diacronico. Nel mondo classico, accanto alla linea che privilegia la funzione 'strutturale' del crepuscolo come apertura dell'azione, esistono alcuni esempi in Apollonio Rodio e Ovidio che sottolineano la particolarità emotiva del momento (anche come preparazione a eventi eccezionali). Nel canto VIII del Purgatorio, Dante interpreta l'ora come segnale del suo destino di esule e anche della fragilità della natura umana. Il crepuscolo assolve a varie funzioni, in un quadro sincronico e diacronico, nelle opere di Goethe e più avanti di Baudelaire. Un filone a sé è rappresentato nella letteratura russa (Goncarov, Dostoevskij) dal fenomeno delle 'notti bianche'. A partire dal tardo Ottocento infine cominciano a prevalere, sugli aspetti descrittivi, le implicazioni metaforiche del tema: così tende a prevalere, fin quasi a farsi esclusivo, il significato di tramonto e di fine. Stazioni di questa linea sono alcune fondamentali opere di Wagner, Nietzsche, Spengler e l'antologia di Karl Pinthus.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.