In questi ultimi anni, il gruppo di ricerca dell’Università di Udine ha sviluppato una procedura originale e innovativa per la ricomposizione globale della rete dei Punti Fiduciali del catasto. Tale metodo, basato sulle tecniche dell’analisi procustiana generalizzata, si prefigge di effettuare il miglior adattamento conforme ai minimi quadrati dei vari poligoni fiduciali ricostruiti sulla base degli elaborati tecnici inseriti in PREGEO. L’idea distintiva è utilizzare per la compensazione della rete non già le singole distanze tra PF, valutate in maniera disgiunta l’una dall’altra, bensì ogni singolo rilievo nella propria interezza, considerato come entità geometrica non disaggregabile, con vertici interconnessi tra di loro da legami rigidi. La soluzione proposta ha due importanti conseguenze: innanzi tutto, permette di individuare, stimare e risolvere gli eventuali sistematismi presenti nei dati di partenza; inoltre, preservando la forma dei poligoni fiduciali compensati, evita l’insorgenza di deformazioni anisotrope nel tessuto cartografico e mantiene inalterate le mutue relazioni tra i PF e i rilievi di aggiornamento ad essi appoggiati. Tali considerazioni hanno trovato pieno riscontro nella sperimentazione svolta. Dopo una fase iniziale eseguita in ambiente simulato, le prove hanno riguardato due reti reali situate nei comuni di Udine (zona Udine Nord: 68 PF e 3.8 Km2 di estensione), Gorizia (zone censuarie A e G: 59 PF e 2.6 Km2) e Tarcento (UD) (205 PF e 20 Km2). Il confronto tra i risultati ottenuti dalla ricomposizione conforme e i dati relativi a reti di Punti Fiduciali di controllo appositamente istituite, ha permesso di constatare l’ottimo rispetto delle tolleranze vigenti già a partire da una compensazione vincolata a un numero di PF fissi pari al 10-15% del totale. Altre verifiche hanno evidenziato inoltre come il metodo procustiano riesca, a differenza del metodo di compensazione classico, a ridurre gli effetti di componenti sistematiche d’errore eventualmente presenti nelle misure. Gli esiti della sperimentazione hanno permesso di consolidare il metodo in funzione della fase successiva, ovvero la ricomposizione cartografica numerica delle particelle. Nel presente lavoro sono illustrati i primi risultati in questa direzione, ossia l’inserimento, mediante trasformazione conforme ai minimi quadrati, dei rilievi PREGEO all’interno delle reti fiduciali compensate. Per testare la bontà dell’operazione, è stata eseguita una doppia serie di indagini: nella prima si sono valutate le effettive discrepanze, in termini di coordinate, tra punti omologhi di rilievi adiacenti; successivamente, mediante sovrapposizione, si sono confrontati i contenuti della mappa catastale parziale così ricostruita con quelli della carta tecnica numerica del Friuli Venezia Giulia. Nel primo caso, le differenze riscontrate sono risultate estremamente contenute; nel secondo, è stata confermata e messa in risalto la notevole congruenza ottenibile tra i due prodotti cartografici a seguito della ricomposizione dei rilievi catastali. Ulteriori miglioramenti sono stati permessi dall’attuazione di una procedura di ricomposizione che considera simultaneamente i poligoni fiduciali ed i punti omologhi appartenenti a rilievi catastali adiacenti tra loro.

Ricomposizione Procustiana della Rete Fiduciale e della Cartografia Catastale Numerica

BEINAT, Alberto;CROSILLA, Fabio;SOSSAI, Emiliano
2008-01-01

Abstract

In questi ultimi anni, il gruppo di ricerca dell’Università di Udine ha sviluppato una procedura originale e innovativa per la ricomposizione globale della rete dei Punti Fiduciali del catasto. Tale metodo, basato sulle tecniche dell’analisi procustiana generalizzata, si prefigge di effettuare il miglior adattamento conforme ai minimi quadrati dei vari poligoni fiduciali ricostruiti sulla base degli elaborati tecnici inseriti in PREGEO. L’idea distintiva è utilizzare per la compensazione della rete non già le singole distanze tra PF, valutate in maniera disgiunta l’una dall’altra, bensì ogni singolo rilievo nella propria interezza, considerato come entità geometrica non disaggregabile, con vertici interconnessi tra di loro da legami rigidi. La soluzione proposta ha due importanti conseguenze: innanzi tutto, permette di individuare, stimare e risolvere gli eventuali sistematismi presenti nei dati di partenza; inoltre, preservando la forma dei poligoni fiduciali compensati, evita l’insorgenza di deformazioni anisotrope nel tessuto cartografico e mantiene inalterate le mutue relazioni tra i PF e i rilievi di aggiornamento ad essi appoggiati. Tali considerazioni hanno trovato pieno riscontro nella sperimentazione svolta. Dopo una fase iniziale eseguita in ambiente simulato, le prove hanno riguardato due reti reali situate nei comuni di Udine (zona Udine Nord: 68 PF e 3.8 Km2 di estensione), Gorizia (zone censuarie A e G: 59 PF e 2.6 Km2) e Tarcento (UD) (205 PF e 20 Km2). Il confronto tra i risultati ottenuti dalla ricomposizione conforme e i dati relativi a reti di Punti Fiduciali di controllo appositamente istituite, ha permesso di constatare l’ottimo rispetto delle tolleranze vigenti già a partire da una compensazione vincolata a un numero di PF fissi pari al 10-15% del totale. Altre verifiche hanno evidenziato inoltre come il metodo procustiano riesca, a differenza del metodo di compensazione classico, a ridurre gli effetti di componenti sistematiche d’errore eventualmente presenti nelle misure. Gli esiti della sperimentazione hanno permesso di consolidare il metodo in funzione della fase successiva, ovvero la ricomposizione cartografica numerica delle particelle. Nel presente lavoro sono illustrati i primi risultati in questa direzione, ossia l’inserimento, mediante trasformazione conforme ai minimi quadrati, dei rilievi PREGEO all’interno delle reti fiduciali compensate. Per testare la bontà dell’operazione, è stata eseguita una doppia serie di indagini: nella prima si sono valutate le effettive discrepanze, in termini di coordinate, tra punti omologhi di rilievi adiacenti; successivamente, mediante sovrapposizione, si sono confrontati i contenuti della mappa catastale parziale così ricostruita con quelli della carta tecnica numerica del Friuli Venezia Giulia. Nel primo caso, le differenze riscontrate sono risultate estremamente contenute; nel secondo, è stata confermata e messa in risalto la notevole congruenza ottenibile tra i due prodotti cartografici a seguito della ricomposizione dei rilievi catastali. Ulteriori miglioramenti sono stati permessi dall’attuazione di una procedura di ricomposizione che considera simultaneamente i poligoni fiduciali ed i punti omologhi appartenenti a rilievi catastali adiacenti tra loro.
2008
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