Si offre l’edizione critica di un manoscritto anonimo, e finora inedito, presente alla Biblioteca Nacional di Madrid (Mss. 3911) contenente il numero maggiore di traduzioni di Marziale del XVII secolo. Oltre all’edizione del codice, il volume include uno studio filologico, linguistico e letterario degli oltre 500 epigrammi presenti. L’analisi delle numerose correzioni autografe, studiate in ottica di filologia di autore, ha permesso di apprezzare i vari stati compositivi e le fasi redazionali dell’opera. Si è così rilevato, soprattutto, un graduale abbandono delle espressioni appartenenti ad un registro basso in favore di vocaboli colti che approssimano sempre più i componimenti ai modelli gongorini e petrarcheschi. Si sono poi studiate le modalità di traduzione dell’anonimo secentesco, autore di una grande varietà di intervento, che va dalla amplificatio stilistica fino all’estrema sintesi. L’analisi degli epigrammi si è poi focalizzata in particolare su due aspetti: il fenomeno di autocensura da un lato, e i meccanismi retorici di oscurità stilistica messi in atto dall’autore dall’altro. Partendo dallo studio e dal confronto con altre traduzioni auree dell’opera di Marziale si presenta, infine, un quadro generale della fortuna e della ricezione dell’autore latino nella Spagna dei Siglos de Oro.
Marcial en verso castellano. Edizione critica e studio introduttivo di Andrea Bresadola
BRESADOLA, Andrea
2008-01-01
Abstract
Si offre l’edizione critica di un manoscritto anonimo, e finora inedito, presente alla Biblioteca Nacional di Madrid (Mss. 3911) contenente il numero maggiore di traduzioni di Marziale del XVII secolo. Oltre all’edizione del codice, il volume include uno studio filologico, linguistico e letterario degli oltre 500 epigrammi presenti. L’analisi delle numerose correzioni autografe, studiate in ottica di filologia di autore, ha permesso di apprezzare i vari stati compositivi e le fasi redazionali dell’opera. Si è così rilevato, soprattutto, un graduale abbandono delle espressioni appartenenti ad un registro basso in favore di vocaboli colti che approssimano sempre più i componimenti ai modelli gongorini e petrarcheschi. Si sono poi studiate le modalità di traduzione dell’anonimo secentesco, autore di una grande varietà di intervento, che va dalla amplificatio stilistica fino all’estrema sintesi. L’analisi degli epigrammi si è poi focalizzata in particolare su due aspetti: il fenomeno di autocensura da un lato, e i meccanismi retorici di oscurità stilistica messi in atto dall’autore dall’altro. Partendo dallo studio e dal confronto con altre traduzioni auree dell’opera di Marziale si presenta, infine, un quadro generale della fortuna e della ricezione dell’autore latino nella Spagna dei Siglos de Oro.File | Dimensione | Formato | |
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