Il linguaggio verbale nella sua realtà di lingua storico-naturale appare immediatamente legato alla sfera della vita sociale e al suo sviluppo e con ciò assegna all’educazione linguistica un ruolo fondamentale nei processi di inculturazione e di acculturazione. L’educazione linguistica si confronta oggi con argomenti e assunzioni problematici: l’uso della diversità di lingua come forma per circoscrivere/discriminare l’identità e l’appartenenza culturale delle persone; l’identificazione primaria della comunicazione verbale interpersonale nello scambio di informazioni e la scarsa attenzione alla sua natura di co-costruzione e alla negoziazione del significato; l’assunzione di una varietà-modello di lingua; la visione individualistica e prevalentemente cognitiva del linguaggio verbale che trascura la dimensione affettivo-relazionale e quella socio-culturale; una visione ideale e astratta della competenza linguistico-comunicativa che non tiene conto della complessità e della dinamicità originarie dell’interazione verbale in più lingue. Si tratta di argomenti che chiamano un confronto ampio sui piani disciplinare e dei metodi di indagine e che possono raccogliere importanti contributi dall’etnografia della comunicazione.
La lingua e i parlanti
BURELLI, Alessandra
2010-01-01
Abstract
Il linguaggio verbale nella sua realtà di lingua storico-naturale appare immediatamente legato alla sfera della vita sociale e al suo sviluppo e con ciò assegna all’educazione linguistica un ruolo fondamentale nei processi di inculturazione e di acculturazione. L’educazione linguistica si confronta oggi con argomenti e assunzioni problematici: l’uso della diversità di lingua come forma per circoscrivere/discriminare l’identità e l’appartenenza culturale delle persone; l’identificazione primaria della comunicazione verbale interpersonale nello scambio di informazioni e la scarsa attenzione alla sua natura di co-costruzione e alla negoziazione del significato; l’assunzione di una varietà-modello di lingua; la visione individualistica e prevalentemente cognitiva del linguaggio verbale che trascura la dimensione affettivo-relazionale e quella socio-culturale; una visione ideale e astratta della competenza linguistico-comunicativa che non tiene conto della complessità e della dinamicità originarie dell’interazione verbale in più lingue. Si tratta di argomenti che chiamano un confronto ampio sui piani disciplinare e dei metodi di indagine e che possono raccogliere importanti contributi dall’etnografia della comunicazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.