L'approccio "Value Chain" di Porter costituisce il riferimento per l'applicazione di sistemi qualità totale che coinvolgono risorse materiali e umane in una organizzazione di filiera per raggiungere la migliore performance di mercato (Wadsworth et al, 2002). Gli aspetti rilevanti da affrontare in chiave metodologica sono i seguenti: - dal punto di vista tecnico: coordinare i processi e le funzioni che concorrono a migliorare la qualità organolettica dei prodotti lattiero-caseari, i servizi aggiunti ai diversi livelli della filiera produttiva e la loro fruibilità; - dal punto di vista organizzativo: definire il modello di struttura gerarchica capace di gestire gli scambi e le transazioni a più stadi, minimizzando i costi di transazione e riducendo i rischi di mercato; \ - dal punto di vista informativo: generare e diffondere l'informazione attraverso l'abbinamento fra tecnologie tradizionali ed informatiche con la implementazione di network relazionali complessi fra aziende in rete, distretti territoriali (strutture orizzontali), filiere agro-alimentari (strutture verticali) (Brunori et al, 2003). La soluzione ottimale di questi tre ordini di problemi implica il passaggio da relazioni di scambio basate su transazioni fra agenti isolati a relazioni coordinate nell'ambito di una organizzazione gerarchica complessa in grado di gestire la moltitudine di relazioni contrattuali (nessi) fra i diversi soggetti individuando gerarchie ed obiettivi condivisibili e finalizzati alla qualità.
Sicurezza alimentare ed organizzazione aziendale: innovazioni, mutamenti organizzativi e relazioni nella filiera latte
ROSA, Franco
2006-01-01
Abstract
L'approccio "Value Chain" di Porter costituisce il riferimento per l'applicazione di sistemi qualità totale che coinvolgono risorse materiali e umane in una organizzazione di filiera per raggiungere la migliore performance di mercato (Wadsworth et al, 2002). Gli aspetti rilevanti da affrontare in chiave metodologica sono i seguenti: - dal punto di vista tecnico: coordinare i processi e le funzioni che concorrono a migliorare la qualità organolettica dei prodotti lattiero-caseari, i servizi aggiunti ai diversi livelli della filiera produttiva e la loro fruibilità; - dal punto di vista organizzativo: definire il modello di struttura gerarchica capace di gestire gli scambi e le transazioni a più stadi, minimizzando i costi di transazione e riducendo i rischi di mercato; \ - dal punto di vista informativo: generare e diffondere l'informazione attraverso l'abbinamento fra tecnologie tradizionali ed informatiche con la implementazione di network relazionali complessi fra aziende in rete, distretti territoriali (strutture orizzontali), filiere agro-alimentari (strutture verticali) (Brunori et al, 2003). La soluzione ottimale di questi tre ordini di problemi implica il passaggio da relazioni di scambio basate su transazioni fra agenti isolati a relazioni coordinate nell'ambito di una organizzazione gerarchica complessa in grado di gestire la moltitudine di relazioni contrattuali (nessi) fra i diversi soggetti individuando gerarchie ed obiettivi condivisibili e finalizzati alla qualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.