La centralità che la tecnologia esercita rispetto alla storia del cinema non è solo “strutturale” in quanto riconducibile agli apparati industriali di produzione e di “visualizzazione”, ovvero al progressivo aggiornamento del “dispositivo” cinematografico stesso. La tecnologia concerne in modo intrinseco il “linguaggio cinematografico” e la “scrittura filmica”, indipendentemente dalla pertinenza estetica che essa può assumere o meno, a vari livelli, nel discorso dei film. Il saggio argomenta l’incidenza della tecnologia (quasi sempre a “basso costo” e spesso fatta oggetto di manipolazione o di re-invenzione) sulla forma del linguaggio cinematografico e sulle sue trasformazioni attraverso l’azione delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie. “Linguaggio” che funge da base espressiva comune anche ad altri ambiti mediali ed artistici, segnatamente nel campo della videoarte (nelle sue molteplici articolazioni) e in certe pratiche estetiche ed artistiche delle Rete. Esso si fa veicolo “traduttivo” tanto dell’“immagine in movimento” stricto sensu quanto del “movimento delle immagini” (Ph. A. Michaud, 2007) ovvero della migrazione di “figure” e “forme” da un medium ad un altro, da un’opera a un’altra (da un testo ad un altro). Nelle arti sub specie tecnologica, a base mediale, i dispositivi comunicativi attengono alla “produzione del senso”. Entro contesti storici e tradizioni culturali, infatti, l’uso delle tecnologie mediali attiva (o in chiave “postmediale” ri-attiva altrimenti) rapporti tra i segni, le materie con cui questi trovano contatto e il pensiero da cui tale contatto si produce. L’azione dell’“avanguardia” mira a decostruire la logica istituzionale sottesa all’articolazione dei codici che reggono tali rapporti, nonché le specificità (estetiche, comunicative, linguistiche) dei diversi campi disciplinari e mediali (cinema, video internet, arte) in cui tale logica agisce in termini fondativi. In tale prospettiva, attraverso il dispiegarsi dell’azione delle “avanguardie” in Italia, il saggio mira a tracciare, dai primi anni del Novecento ai primi anni del Duemila, un percorso che renda visibili per grandi linee generali i punti di emergenza (le condizioni possibilità) e i punti di inabissamento (le condizioni di dispersione) dei saperi e dei discorsi che si sono trasformati non solo in pratiche di sperimentazione linguistico/comunicativa, ma anche in forme di sperimentazione sociale di modalità culturali (significativamente) non egemoniche. Il saggio - come il volume collettaneo Cinema, Video Intenet. Tecnologie e avanguardia in Italia dal Futurismo alla Net.Art (CLUEB, 2006) di cui è parte - è uno degli esiti dell’attività di ricerca, sul tema “Le rivoluzioni delle avanguardie, dal Futurismo alla contemporaneità”, svolta dall’Università di Udine nell’ambito del Programma di Ricerca Nazionale Interuniversitaria Le tecnologie del cinema. Le tecnologie nel Cinema (2002-2005) realizzato dalle Università di Bologna, Firenze, Milano - Cattolica, Milano - IULM, Pavia, Pisa, Torino, Trento, Udine.

"In luogo di un'introduzione. Coesistenze, intersezioni, interferenze tra forme mediali e forme artistiche"

SABA, Cosetta
2006-01-01

Abstract

La centralità che la tecnologia esercita rispetto alla storia del cinema non è solo “strutturale” in quanto riconducibile agli apparati industriali di produzione e di “visualizzazione”, ovvero al progressivo aggiornamento del “dispositivo” cinematografico stesso. La tecnologia concerne in modo intrinseco il “linguaggio cinematografico” e la “scrittura filmica”, indipendentemente dalla pertinenza estetica che essa può assumere o meno, a vari livelli, nel discorso dei film. Il saggio argomenta l’incidenza della tecnologia (quasi sempre a “basso costo” e spesso fatta oggetto di manipolazione o di re-invenzione) sulla forma del linguaggio cinematografico e sulle sue trasformazioni attraverso l’azione delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie. “Linguaggio” che funge da base espressiva comune anche ad altri ambiti mediali ed artistici, segnatamente nel campo della videoarte (nelle sue molteplici articolazioni) e in certe pratiche estetiche ed artistiche delle Rete. Esso si fa veicolo “traduttivo” tanto dell’“immagine in movimento” stricto sensu quanto del “movimento delle immagini” (Ph. A. Michaud, 2007) ovvero della migrazione di “figure” e “forme” da un medium ad un altro, da un’opera a un’altra (da un testo ad un altro). Nelle arti sub specie tecnologica, a base mediale, i dispositivi comunicativi attengono alla “produzione del senso”. Entro contesti storici e tradizioni culturali, infatti, l’uso delle tecnologie mediali attiva (o in chiave “postmediale” ri-attiva altrimenti) rapporti tra i segni, le materie con cui questi trovano contatto e il pensiero da cui tale contatto si produce. L’azione dell’“avanguardia” mira a decostruire la logica istituzionale sottesa all’articolazione dei codici che reggono tali rapporti, nonché le specificità (estetiche, comunicative, linguistiche) dei diversi campi disciplinari e mediali (cinema, video internet, arte) in cui tale logica agisce in termini fondativi. In tale prospettiva, attraverso il dispiegarsi dell’azione delle “avanguardie” in Italia, il saggio mira a tracciare, dai primi anni del Novecento ai primi anni del Duemila, un percorso che renda visibili per grandi linee generali i punti di emergenza (le condizioni possibilità) e i punti di inabissamento (le condizioni di dispersione) dei saperi e dei discorsi che si sono trasformati non solo in pratiche di sperimentazione linguistico/comunicativa, ma anche in forme di sperimentazione sociale di modalità culturali (significativamente) non egemoniche. Il saggio - come il volume collettaneo Cinema, Video Intenet. Tecnologie e avanguardia in Italia dal Futurismo alla Net.Art (CLUEB, 2006) di cui è parte - è uno degli esiti dell’attività di ricerca, sul tema “Le rivoluzioni delle avanguardie, dal Futurismo alla contemporaneità”, svolta dall’Università di Udine nell’ambito del Programma di Ricerca Nazionale Interuniversitaria Le tecnologie del cinema. Le tecnologie nel Cinema (2002-2005) realizzato dalle Università di Bologna, Firenze, Milano - Cattolica, Milano - IULM, Pavia, Pisa, Torino, Trento, Udine.
2006
8849126816
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