Il saggio descrive la reazione di una parte del clero cattolico francese di fine Ottocento di fronte ai successi della scienza contemporanea. In prima fila Monsignor D’Hulst, vicario generale di Parigi e rettore dell’Institut Catholique, il quale cercava di recuperare la dimensione metafisica della filosofia che a suo avviso si era ridotta a semplice ancella della scienza. Consapevole dei pericoli insiti nell’alleanza tra laicismo e scienza, egli segnalava le difficoltà di una religione insidiata dal naturalismo e cercava di ripristinare un rapporto tra scienza e filosofia che fosse in grado di ridare fiato alla teologia. Nel saggio viene mostrato come, in questo tentativo di riproporre un tomismo aperto alla modernità, egli si scontrava da una parte con il tomismo tradizionalista di Leone XIII, dall’altra con le posizioni epistemologiche difese da Pierre Duhem.
I cattolici di fronte alla scienza: strategie apologetiche nella Francia di fine Ottocento
DESSI', Paola Maria
2006-01-01
Abstract
Il saggio descrive la reazione di una parte del clero cattolico francese di fine Ottocento di fronte ai successi della scienza contemporanea. In prima fila Monsignor D’Hulst, vicario generale di Parigi e rettore dell’Institut Catholique, il quale cercava di recuperare la dimensione metafisica della filosofia che a suo avviso si era ridotta a semplice ancella della scienza. Consapevole dei pericoli insiti nell’alleanza tra laicismo e scienza, egli segnalava le difficoltà di una religione insidiata dal naturalismo e cercava di ripristinare un rapporto tra scienza e filosofia che fosse in grado di ridare fiato alla teologia. Nel saggio viene mostrato come, in questo tentativo di riproporre un tomismo aperto alla modernità, egli si scontrava da una parte con il tomismo tradizionalista di Leone XIII, dall’altra con le posizioni epistemologiche difese da Pierre Duhem.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.