Versione televisiva del omonimo monologo teatrale di e con Ascanio Celestini. La fabbrica e il suo doppio. Mitologico. Ovvero, il mondo del lavoro claustrofobico, ossessivo, atonale dell'industria trasformata in novella moderna da Ascanio l'affabulatore. Un lavoro partito da lontano e sul campo, secondo un metodo certosino di ricostruzione della memoria che Celestini intraprende con lunghi laboratori, interviste, consultazione di testi storici. Due anni di ricerche per imbastire il lungo monologo di "Fabbrica". In giro a far domande ai diretti interessati, operai della Piaggio o del polo industriale di Terni. Per entrare da vicino nel cuore delle storie, dei sentimenti e dei dolori e farne materia palpitante di una storia sola, umanissima e toccante, mitologica e poetica. Il racconto di una vita racchiuso in una lunga lettera che un operaio manda alla madre "in memoriam", di sé, del lavoro in fabbrica, delle voci e delle leggende che vi sono nate. Sorta di fiaba industriale raccontata in epoca post-industriale, che riscatta il lavoro oscuro degli operai e lo trasfigura in leggenda. Inedita epica per i molti che, alla fabbrica, hanno davvero sacrificato molto delle loro vite.

"Fabbrica" (Collana "Teatro INcivile")

ROSSITTI, Marco;
2006-01-01

Abstract

Versione televisiva del omonimo monologo teatrale di e con Ascanio Celestini. La fabbrica e il suo doppio. Mitologico. Ovvero, il mondo del lavoro claustrofobico, ossessivo, atonale dell'industria trasformata in novella moderna da Ascanio l'affabulatore. Un lavoro partito da lontano e sul campo, secondo un metodo certosino di ricostruzione della memoria che Celestini intraprende con lunghi laboratori, interviste, consultazione di testi storici. Due anni di ricerche per imbastire il lungo monologo di "Fabbrica". In giro a far domande ai diretti interessati, operai della Piaggio o del polo industriale di Terni. Per entrare da vicino nel cuore delle storie, dei sentimenti e dei dolori e farne materia palpitante di una storia sola, umanissima e toccante, mitologica e poetica. Il racconto di una vita racchiuso in una lunga lettera che un operaio manda alla madre "in memoriam", di sé, del lavoro in fabbrica, delle voci e delle leggende che vi sono nate. Sorta di fiaba industriale raccontata in epoca post-industriale, che riscatta il lavoro oscuro degli operai e lo trasfigura in leggenda. Inedita epica per i molti che, alla fabbrica, hanno davvero sacrificato molto delle loro vite.
2006
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