L’intervento ripercorre la vicenda che sul finire del 1936 Vaccaro condivide con Enrico Del Debbio e Gio Ponti e che per meno di due mesi pare prospettare l’opportunità di redigere e coordinare l’esecuzione del “piano generale architettonico” di Addis Abeba. Il ruolo avuto da Vaccaro nello sfortunato incarico è posto in relazione al rapporto che, dai primi anni 1930, il suo sincretico quanto personale fare progettuale instaura con le esperienze delle avanguardie architettoniche europee.

L’altra modernità di Giuseppe Vaccaro in Africa

ZAGNONI, Stefano
2010-01-01

Abstract

L’intervento ripercorre la vicenda che sul finire del 1936 Vaccaro condivide con Enrico Del Debbio e Gio Ponti e che per meno di due mesi pare prospettare l’opportunità di redigere e coordinare l’esecuzione del “piano generale architettonico” di Addis Abeba. Il ruolo avuto da Vaccaro nello sfortunato incarico è posto in relazione al rapporto che, dai primi anni 1930, il suo sincretico quanto personale fare progettuale instaura con le esperienze delle avanguardie architettoniche europee.
2010
978-88-492-1901-2
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