La gestione dell’emergenza post-sismica è una problematica complessa, soprattutto dal punto di vista della risposta organizzativa. A fianco delle operazioni di soccorso alla popolazione c’è anche l’urgenza di effettuare una rapida valutazione dell’impatto dell’evento sismico per ottenere il quadro delle criticità indotte sul territorio al fine di poter definire le necessarie e più idonee azioni di messa in sicurezza delle persone, degli edifici e dei siti. Nel nostro Paese questo compito è affidato al Sistema di protezione civile e coinvolge i Vigili del fuoco fin dai primi momenti, come attori primari anche sul fronte dell’attuazione degli interventi tecnici urgenti di messa in sicurezza post-sisma. A seguito del terremoto dell’Aquila del 2009, per migliorare la capacità di dare risposte organiche a tali esigenze operative, il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ha istituito uno specifico sistema organizzativo (STCS - Short Term Countermeasures System) deputato alla gestione delle criticità strutturali determinate dal sisma e la gestione della messa in sicurezza, con un nucleo specifico per i beni culturali (STCS-NCP - Nucleo Coordinamento opere Provvisionali Beni Culturali). Il gruppo di ricerca SPRINT (Sicurezza e protezione intersettoriale) dell’Università di Udine, di cui gli autori del presente lavoro sono rispettivamente direttore e componente, è organicamente inserito nel STCS con il compito di fornire supporto scientifico fin dalle prime fasi post-sisma (Grimaz e Ponticelli, 2010). Questo ruolo, in occasione del terremoto dell’Emilia, ha da un lato consentito di testare le procedure messe a punto a seguito del terremoto dell’Aquila e, dall’altro, ha visto impegnati gli autori nel concepire, elaborare e sperimentare sul campo nuovi strumenti di supporto alle decisioni per la gestione dell’emergenza da parte dei Vigili del fuoco nel particolare contesto determinato dai due principali eventi sismici che hanno colpito la pianura padana emiliana. Nel presente lavoro si illustrano gli strumenti messi a punto, facendo cenno alle motivazioni e alle scelte progettuali che hanno portato alla loro definizione e al loro inserimento organico e contestualizzato nella gestione dell’emergenza post-sismica.

Supporto alle decisioni nelle operazioni di messa in sicurezza in emergenza post-sisma. L'esperienza del terremoto dell'Emilia 2012

GRIMAZ, Stefano;MALISAN, Petra
2012-01-01

Abstract

La gestione dell’emergenza post-sismica è una problematica complessa, soprattutto dal punto di vista della risposta organizzativa. A fianco delle operazioni di soccorso alla popolazione c’è anche l’urgenza di effettuare una rapida valutazione dell’impatto dell’evento sismico per ottenere il quadro delle criticità indotte sul territorio al fine di poter definire le necessarie e più idonee azioni di messa in sicurezza delle persone, degli edifici e dei siti. Nel nostro Paese questo compito è affidato al Sistema di protezione civile e coinvolge i Vigili del fuoco fin dai primi momenti, come attori primari anche sul fronte dell’attuazione degli interventi tecnici urgenti di messa in sicurezza post-sisma. A seguito del terremoto dell’Aquila del 2009, per migliorare la capacità di dare risposte organiche a tali esigenze operative, il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ha istituito uno specifico sistema organizzativo (STCS - Short Term Countermeasures System) deputato alla gestione delle criticità strutturali determinate dal sisma e la gestione della messa in sicurezza, con un nucleo specifico per i beni culturali (STCS-NCP - Nucleo Coordinamento opere Provvisionali Beni Culturali). Il gruppo di ricerca SPRINT (Sicurezza e protezione intersettoriale) dell’Università di Udine, di cui gli autori del presente lavoro sono rispettivamente direttore e componente, è organicamente inserito nel STCS con il compito di fornire supporto scientifico fin dalle prime fasi post-sisma (Grimaz e Ponticelli, 2010). Questo ruolo, in occasione del terremoto dell’Emilia, ha da un lato consentito di testare le procedure messe a punto a seguito del terremoto dell’Aquila e, dall’altro, ha visto impegnati gli autori nel concepire, elaborare e sperimentare sul campo nuovi strumenti di supporto alle decisioni per la gestione dell’emergenza da parte dei Vigili del fuoco nel particolare contesto determinato dai due principali eventi sismici che hanno colpito la pianura padana emiliana. Nel presente lavoro si illustrano gli strumenti messi a punto, facendo cenno alle motivazioni e alle scelte progettuali che hanno portato alla loro definizione e al loro inserimento organico e contestualizzato nella gestione dell’emergenza post-sismica.
2012
9788890210129
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/868114
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact