Lo studio mira a fornire una rassegna di soluzioni nelle quali i giuristi romani mostrano una certa sensibilità per i valori immateriali che guidano l’agire dell’uomo. Vengono dapprima esaminati casi in cui il pregiudizio all’interesse non patrimoniale giustifica azioni di diversa natura, penale come anche reipersecutoria, nelle quali vi è però una comune esigenza, e cioè quella di stimare in termini pecuniari la lesione subita dall’attore in una condanna che, secondo il tipo di azione, avrà la funzione di vendicare l’offesa oppure di fornire una riparazione o un risarcimento. Vengono poi considerati alcuni casi in cui i giuristi assegnano rilevanza all’interesse immateriale per concedere varie forme di tutela alle quali è estraneo il problema della stima della lesione. Da questa rassegna emerge una articolata gamma di valori non patrimoniali di volta in volta ritenuti rilevanti o comunque presi in considerazione dai giuristi romani, valori che si identificano nella affectio, nella dignità personale, nel prestigio, nella pietas verso i defunti, nella sicurezza e nel rispetto delle sepolture, nella riservatezza, nella pudicizia e nella verecundia, nella integrità fisica, e forse anche nella piacevolezza determinata dalla amenità dei luoghi.

Sulla non patrimonialità del danno e dell'interesse nel diritto romano

ZILIOTTO, Paola
2012-01-01

Abstract

Lo studio mira a fornire una rassegna di soluzioni nelle quali i giuristi romani mostrano una certa sensibilità per i valori immateriali che guidano l’agire dell’uomo. Vengono dapprima esaminati casi in cui il pregiudizio all’interesse non patrimoniale giustifica azioni di diversa natura, penale come anche reipersecutoria, nelle quali vi è però una comune esigenza, e cioè quella di stimare in termini pecuniari la lesione subita dall’attore in una condanna che, secondo il tipo di azione, avrà la funzione di vendicare l’offesa oppure di fornire una riparazione o un risarcimento. Vengono poi considerati alcuni casi in cui i giuristi assegnano rilevanza all’interesse immateriale per concedere varie forme di tutela alle quali è estraneo il problema della stima della lesione. Da questa rassegna emerge una articolata gamma di valori non patrimoniali di volta in volta ritenuti rilevanti o comunque presi in considerazione dai giuristi romani, valori che si identificano nella affectio, nella dignità personale, nel prestigio, nella pietas verso i defunti, nella sicurezza e nel rispetto delle sepolture, nella riservatezza, nella pudicizia e nella verecundia, nella integrità fisica, e forse anche nella piacevolezza determinata dalla amenità dei luoghi.
2012
9788862744126
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