L’obiettivo di questa ricerca è sperimentare una tecnica per la bonifica di fanghi di dragaggio contaminati da mercurio. Si tratta di una tecnica “mista”, basata sul desorbimento termico a bassa temperatura associato allo scambio ionico. Teoricamente, la temperatura di estrazione del mercurio si può ridurre se esso viene prima fatto muovere, dalla matrice organica alla parte acquosa del fango. Uno dei possibili modi per muovere il mercurio, immobilizzato nel fango, verso la fase acquosa è sfruttare lo scambio ionico reversibile del catione inquinante. La strategia utilizzata in questo lavoro è quella di sfruttare lo scambio con un catione avente un’affinità maggiore per il sito di legame e/o presente in concentrazione maggiore rispetto all’inquinante. Sono state effettuate diverse prove di trattamento, utilizzando differenti sali in soluzione, in primo luogo dei cloruri (cloruro di calcio, tetrabutilammonio cloruro) con modeste efficienze di rimozione. Un sale, avente catione bivalente e massa molecolare simile a quella del tetrabutilammonio, si è dimostrato maggiormente efficiente per questo tipo di estrazione. I risultati ottenuti sono incoraggianti, in quanto dimostrano che la tecnica risulta efficace su una matrice reale, e quindi il desorbimento termico associato allo scambio ionico potrebbe essere un metodo percorribile per la bonifica di sedimenti contaminati da mercurio.
RIMOZIONE DEL MERCURIO DA FANGHI DI DRAGAGGIO MEDIANTE SCAMBIO IONICO E TRATTAMENTO TERMICO
COMUZZI, Clara;GOI, Daniele
2013-01-01
Abstract
L’obiettivo di questa ricerca è sperimentare una tecnica per la bonifica di fanghi di dragaggio contaminati da mercurio. Si tratta di una tecnica “mista”, basata sul desorbimento termico a bassa temperatura associato allo scambio ionico. Teoricamente, la temperatura di estrazione del mercurio si può ridurre se esso viene prima fatto muovere, dalla matrice organica alla parte acquosa del fango. Uno dei possibili modi per muovere il mercurio, immobilizzato nel fango, verso la fase acquosa è sfruttare lo scambio ionico reversibile del catione inquinante. La strategia utilizzata in questo lavoro è quella di sfruttare lo scambio con un catione avente un’affinità maggiore per il sito di legame e/o presente in concentrazione maggiore rispetto all’inquinante. Sono state effettuate diverse prove di trattamento, utilizzando differenti sali in soluzione, in primo luogo dei cloruri (cloruro di calcio, tetrabutilammonio cloruro) con modeste efficienze di rimozione. Un sale, avente catione bivalente e massa molecolare simile a quella del tetrabutilammonio, si è dimostrato maggiormente efficiente per questo tipo di estrazione. I risultati ottenuti sono incoraggianti, in quanto dimostrano che la tecnica risulta efficace su una matrice reale, e quindi il desorbimento termico associato allo scambio ionico potrebbe essere un metodo percorribile per la bonifica di sedimenti contaminati da mercurio.File | Dimensione | Formato | |
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