Al centro della ricerca vi è il componimento "In lieblicher Bläue...", inserito nel romanzo di Waiblinger Phäeton e attribuito da una parte della critica a Friedrich Hölderlin. Di questo testo si è conservata soltanto la forma prosastica, 1951 Beißner lo inserì nella sezione Zweifelhaftes della Große Stuttgarter Ausgabe2, incrementando i dubbi sull'autenticità. Nel 1983, la pubblicazione del testo nel IX volume della Frankfurter Ausgabe e l'autorevole presa di posizione di Sattler, che lo ha attribuito al poeta, sembrano aver mitigato lo scetticismo della critica. Ciononostante la bibliografia si limita ad oggi a pochi brevi articoli. Questa indagine nasce quindi dall'esigenza di colmare una lacuna nel panorama degli interventi critici sull'opera poetica di Hölderlin. Attraverso un'analisi di ogni singolo passo si vuole al contempo dimostrare l'autenticità del testo ma anche fare luce sui temi chiavi dell'opera tarda di Hölderlin, che sembra trovare in questo testo una summa "imperfetta". In der Arbeit geht es um die in Waiblingers Roman Phäeton in Prosa überlieferte Hymne "In lieblicher Bläue...", deren umstrittene Autorschaft bis heute verhindert hat, ihren Wert für das Verständnis des Spätwerks Hölderlins und seiner exzentrischen Lebensbahn zu entdecken. Nach der Diskussion der Überlieferung- und Rezeptionsgeschichte werden für jede Textstelle Parallelstellen aus dem Werk des Dichters angeführt, um die These von der Autorschaft Hölderlins zu stützen; ihnen folgt ein Kommentar, der der Entwicklung der darin enthaltenen Bilder und Begriffe aus den verschiedenen Schaffenszeiten des Dichters Rechnung trägt, um die Bedeutung des Textes im Gesamtwerk zu verstehen. Am Ende wird die Datierungsfrage auf Grund stilistischer und thematischer Analogien zu späten und spätesten Werken behandelt.
Friedrich Hölderlin: "In lieblicher Bläue...". L'Inno della torre - summa di un'esistenza
POLLEDRI, Elena
1996-01-01
Abstract
Al centro della ricerca vi è il componimento "In lieblicher Bläue...", inserito nel romanzo di Waiblinger Phäeton e attribuito da una parte della critica a Friedrich Hölderlin. Di questo testo si è conservata soltanto la forma prosastica, 1951 Beißner lo inserì nella sezione Zweifelhaftes della Große Stuttgarter Ausgabe2, incrementando i dubbi sull'autenticità. Nel 1983, la pubblicazione del testo nel IX volume della Frankfurter Ausgabe e l'autorevole presa di posizione di Sattler, che lo ha attribuito al poeta, sembrano aver mitigato lo scetticismo della critica. Ciononostante la bibliografia si limita ad oggi a pochi brevi articoli. Questa indagine nasce quindi dall'esigenza di colmare una lacuna nel panorama degli interventi critici sull'opera poetica di Hölderlin. Attraverso un'analisi di ogni singolo passo si vuole al contempo dimostrare l'autenticità del testo ma anche fare luce sui temi chiavi dell'opera tarda di Hölderlin, che sembra trovare in questo testo una summa "imperfetta". In der Arbeit geht es um die in Waiblingers Roman Phäeton in Prosa überlieferte Hymne "In lieblicher Bläue...", deren umstrittene Autorschaft bis heute verhindert hat, ihren Wert für das Verständnis des Spätwerks Hölderlins und seiner exzentrischen Lebensbahn zu entdecken. Nach der Diskussion der Überlieferung- und Rezeptionsgeschichte werden für jede Textstelle Parallelstellen aus dem Werk des Dichters angeführt, um die These von der Autorschaft Hölderlins zu stützen; ihnen folgt ein Kommentar, der der Entwicklung der darin enthaltenen Bilder und Begriffe aus den verschiedenen Schaffenszeiten des Dichters Rechnung trägt, um die Bedeutung des Textes im Gesamtwerk zu verstehen. Am Ende wird die Datierungsfrage auf Grund stilistischer und thematischer Analogien zu späten und spätesten Werken behandelt.File | Dimensione | Formato | |
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