Nell’ambito della ricerca pedagogica in contesti ad alta presenza migratoria emerge oggi l’esigenza di esplorare approcci di ricerca e intervento che riescano a cogliere e a incidere sull’esperienza biografica ed educativa di soggetti in formazione che difficilmente si lasciano leggere attraverso le lenti della sola e rigida appartenenza di tipo “culturale” o “etnico”. Esperienze come quelle delle cosiddette “seconde generazioni” o delle “famiglie nella migrazione” – e più in generale di tutte quelle persone che oggi vengono definite “post-migranti” – rappresentano solamente le forme più evidenti di percorsi di formazione nei quali sono presenti una pluralità di appartenenze personali, sociali, culturali. Si tratta quindi di uscire da impostazioni epistemologiche e operative centrate su un paradigma di tipo solo culturalista (nelle sue pur diverse declinazioni multi- o interculturali) per esplorare approcci pedagogici attenti alle più generali – e nel contempo sempre situate – caratteristiche di eterogeneità dei contesti educativi formali e non formali. Questo volume propone di rileggere in questa prospettiva luoghi quali la città, la scuola, gli spazi di aggregazione, i luoghi pubblici del quartiere, nel tentativo di evidenziare quelle relazioni di «coappartenenza situazionale» che – entro tali contesti – legano fra loro i diversi soggetti delle relazione educativa (educatori ed educandi, autoctoni, migranti e postmigranti). L’intenzione pedagogica è quella di valorizzare tali relazioni in direzione della costruzione di contesti scolastici o extrascolastici in cui le differenze (tutte, non solo quelle culturali) possano essere riconosciute entro uno “sfondo integratore” comune.
Dall'intercultura ai contesti eterogenei. Presupposti teorici e ambiti di ricerca pedagogica
ZOLETTO, Davide
2012-01-01
Abstract
Nell’ambito della ricerca pedagogica in contesti ad alta presenza migratoria emerge oggi l’esigenza di esplorare approcci di ricerca e intervento che riescano a cogliere e a incidere sull’esperienza biografica ed educativa di soggetti in formazione che difficilmente si lasciano leggere attraverso le lenti della sola e rigida appartenenza di tipo “culturale” o “etnico”. Esperienze come quelle delle cosiddette “seconde generazioni” o delle “famiglie nella migrazione” – e più in generale di tutte quelle persone che oggi vengono definite “post-migranti” – rappresentano solamente le forme più evidenti di percorsi di formazione nei quali sono presenti una pluralità di appartenenze personali, sociali, culturali. Si tratta quindi di uscire da impostazioni epistemologiche e operative centrate su un paradigma di tipo solo culturalista (nelle sue pur diverse declinazioni multi- o interculturali) per esplorare approcci pedagogici attenti alle più generali – e nel contempo sempre situate – caratteristiche di eterogeneità dei contesti educativi formali e non formali. Questo volume propone di rileggere in questa prospettiva luoghi quali la città, la scuola, gli spazi di aggregazione, i luoghi pubblici del quartiere, nel tentativo di evidenziare quelle relazioni di «coappartenenza situazionale» che – entro tali contesti – legano fra loro i diversi soggetti delle relazione educativa (educatori ed educandi, autoctoni, migranti e postmigranti). L’intenzione pedagogica è quella di valorizzare tali relazioni in direzione della costruzione di contesti scolastici o extrascolastici in cui le differenze (tutte, non solo quelle culturali) possano essere riconosciute entro uno “sfondo integratore” comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.