Nell’attuale scenario, rivolgendo uno sguardo d’insieme al tessuto di “regole” che disciplinano il settore, nonchè agli strumenti con i quali hanno operato e sono destinati ad operare i soggetti coinvolti, appare opportuna una riflessione sul quadro giuridico in formazione. Mercato e soprattutto certi approcci di mercato non sono il giusto mezzo di soluzione ai problemi di equità, trasparenza, uguaglianza e persino sicurezza. Proprio la catena di valore che si realizza nella “filiera” del commercio equo e solidale (per lo più rivolto al settore alimentare e dell’artigianato) fa sentire l’esigenza di ragionare sulla più opportuna “cornice” regolamentare, volta alla tutela di tutti gli interessi in gioco, senza che al primo posto vengano posti la minimizzazione dei rischi per gli investitori, la salvaguardia dei diritti acquisiti, oppure l’adempimento di obblighi insostenibili per alcuni interlocutori.
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: UN QUADRO GIURIDICO IN FORMAZIONE.
MACCIONI, Gioietta
2009-01-01
Abstract
Nell’attuale scenario, rivolgendo uno sguardo d’insieme al tessuto di “regole” che disciplinano il settore, nonchè agli strumenti con i quali hanno operato e sono destinati ad operare i soggetti coinvolti, appare opportuna una riflessione sul quadro giuridico in formazione. Mercato e soprattutto certi approcci di mercato non sono il giusto mezzo di soluzione ai problemi di equità, trasparenza, uguaglianza e persino sicurezza. Proprio la catena di valore che si realizza nella “filiera” del commercio equo e solidale (per lo più rivolto al settore alimentare e dell’artigianato) fa sentire l’esigenza di ragionare sulla più opportuna “cornice” regolamentare, volta alla tutela di tutti gli interessi in gioco, senza che al primo posto vengano posti la minimizzazione dei rischi per gli investitori, la salvaguardia dei diritti acquisiti, oppure l’adempimento di obblighi insostenibili per alcuni interlocutori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.