La laguna di Grado e Marano è uno fra i maggiori sistemi lagunari italiani. Negli ultimi anni un crescente degrado ambientale ha portato all’interrimento di alcuni fra i principali canali di navigazione interni ad essa. Questo processo avviene sia nei canali naturali, sia in quelli artificiali e sta diventando un grave problema per la popolazione locale, che ha nella navigazione lagunare una fonte di reddito importante, basti pensare alla pesca o ai porti turistici. Attualmente non ci sono delle linee guida per la pianificazione di opere di dragaggio o per la progettazione di strutture atte a limitare il riempimento dei canali. Le ragioni di questa carenza risiedono principalmente nella presenza di sostanze inquinanti nei sedimenti lagunari che impediscono l’applicazione delle tecniche classiche per la periodica manutenzione dei canali. La presenza di sedimenti inquinati richiede accorgimenti particolari , la cui validità può essere valutata a priori solo con l’utilizzo di un modello. La mancanza di un simile strumento per la laguna di Grado e Marano ha ispirato il presente lavoro. In questo lavoro si propone un modello numerico ai volumi finiti capace di simulare il trasporto solido al fondo e in sospensione di materiale non coesivo. Nella memoria sono riportati dei test di validazione del modello e alcune sue applicazioni alla laguna di Grado e Marano.
Un approccio allo studio del trasporto solido della laguna di Grado e Marano
BOSA, Silvia;PETTI, Marco;
2003-01-01
Abstract
La laguna di Grado e Marano è uno fra i maggiori sistemi lagunari italiani. Negli ultimi anni un crescente degrado ambientale ha portato all’interrimento di alcuni fra i principali canali di navigazione interni ad essa. Questo processo avviene sia nei canali naturali, sia in quelli artificiali e sta diventando un grave problema per la popolazione locale, che ha nella navigazione lagunare una fonte di reddito importante, basti pensare alla pesca o ai porti turistici. Attualmente non ci sono delle linee guida per la pianificazione di opere di dragaggio o per la progettazione di strutture atte a limitare il riempimento dei canali. Le ragioni di questa carenza risiedono principalmente nella presenza di sostanze inquinanti nei sedimenti lagunari che impediscono l’applicazione delle tecniche classiche per la periodica manutenzione dei canali. La presenza di sedimenti inquinati richiede accorgimenti particolari , la cui validità può essere valutata a priori solo con l’utilizzo di un modello. La mancanza di un simile strumento per la laguna di Grado e Marano ha ispirato il presente lavoro. In questo lavoro si propone un modello numerico ai volumi finiti capace di simulare il trasporto solido al fondo e in sospensione di materiale non coesivo. Nella memoria sono riportati dei test di validazione del modello e alcune sue applicazioni alla laguna di Grado e Marano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.