Molto particolari sono i paesaggi culturali, risultato del forte adattamento dei processi antropici a specifiche condizioni ambientali che, poiché frutto di un equilibrio, è associato ad una condizione di sostenibilità nel lungo periodo. Con questo lavoro si vuole presentare i primi risultati di una ricerca che mira alla definizione di un approccio operativo utile alla caratterizzazione dei sistemi prativi ed alla conoscenza del loro livello di conservazione in un ambito di paesaggio culturale montano. I risultati evidenziano per alcune realtà un elevato stato di conservazione, manifestato dalla presenza di emergenze floristiche di notevole pregio. I prati di maggior interesse di solito ricadono nelle vicinanze dei nuclei abitativi, a testimonianza della stretta relazione tra le attività di gestione e la conservazione della qualità ambientale di queste cenosi. In particolare, emerge una forte correlazione tra il mantenimento degli sfalci, che interessano oramai poche realtà, e la ricchezza floristica rilevata nei prati studiati.In particolare la copertura delle specie indicatrici di cui sopra, aumenta in prati dislocati in aree lontane dai centri abitati, di piccola estensione e circondati dai boschi. In queste condizioni, le specie, si sviluppano maggiormente al margine boschivo e ricoprono una posizione ecotonale, fino a riversarsi nei prati. La mancanza dell’azione selettiva dello sfalcio ne favorisce la diffusione ed espansione, provocando un rapido deterioramento delle cotica.

I prati da sfalcio come elementi del paesaggio culturale: il caso di studio dell’area montana delle valli del Natisone (Udine)

BONFANTI, Pierluigi;BOSCUTTI, Francesco;SIGURA, Maurizia;
2009-01-01

Abstract

Molto particolari sono i paesaggi culturali, risultato del forte adattamento dei processi antropici a specifiche condizioni ambientali che, poiché frutto di un equilibrio, è associato ad una condizione di sostenibilità nel lungo periodo. Con questo lavoro si vuole presentare i primi risultati di una ricerca che mira alla definizione di un approccio operativo utile alla caratterizzazione dei sistemi prativi ed alla conoscenza del loro livello di conservazione in un ambito di paesaggio culturale montano. I risultati evidenziano per alcune realtà un elevato stato di conservazione, manifestato dalla presenza di emergenze floristiche di notevole pregio. I prati di maggior interesse di solito ricadono nelle vicinanze dei nuclei abitativi, a testimonianza della stretta relazione tra le attività di gestione e la conservazione della qualità ambientale di queste cenosi. In particolare, emerge una forte correlazione tra il mantenimento degli sfalci, che interessano oramai poche realtà, e la ricchezza floristica rilevata nei prati studiati.In particolare la copertura delle specie indicatrici di cui sopra, aumenta in prati dislocati in aree lontane dai centri abitati, di piccola estensione e circondati dai boschi. In queste condizioni, le specie, si sviluppano maggiormente al margine boschivo e ricoprono una posizione ecotonale, fino a riversarsi nei prati. La mancanza dell’azione selettiva dello sfalcio ne favorisce la diffusione ed espansione, provocando un rapido deterioramento delle cotica.
2009
9788890267093
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/883282
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact