Gli studi riguardanti la ricezione di opere letterarie slovene tradotte in Italia, anche nella comparazione con lo stesso fenomeno in Slovenia, indicano che il flusso principale di traduzioni letterarie, come del resto in passato, avviene dall'italiano verso lo sloveno. Alcuni fattori prevedibili, come le diverse dimensioni dello spazio culturale possono, esercitare un'influenza sulla diversa percezione del prestigio letterario e aiutano a comprendere le motivazioni della notevole discrepanza nel manifestare l'interesse nei confronti della cultura del vicino. Se da un lato ciò è radicato nella storia e nelle relazioni tra i due paesi, altre motivazioni alla scarsa ricezione in Italia vanno altresì ricercate sul piano testuale benché, essenzialmente, siano da ascrivere alla sfera socio- politica e quindi extratestuale. Al fine di individuare ulteriori elementi rilevanti per la discussione, che tiene conto anche di questioni relative all'efficacia di una più mirata politica culturale orientata verso le traduzioni, il contributo mette in luce la tendenza dell'ultimo decennio che indica un mutamento di atteggiamenti di segno positivo sia nella scelta delle opere tradotte sia nell' affermazione di alcuni autori contemporanei presso il pubblico di arrivo. In questo senso si discute della fortuna dell'opera tradotta di Boris Pahor, autore sloveno di Trieste, distintosi prima in Francia poi in Austria e Germania e infine in Italia.

Sloveno vs. italiano: la traduzione di testi letterari contemporanei

DAPIT, Roberto
2013-01-01

Abstract

Gli studi riguardanti la ricezione di opere letterarie slovene tradotte in Italia, anche nella comparazione con lo stesso fenomeno in Slovenia, indicano che il flusso principale di traduzioni letterarie, come del resto in passato, avviene dall'italiano verso lo sloveno. Alcuni fattori prevedibili, come le diverse dimensioni dello spazio culturale possono, esercitare un'influenza sulla diversa percezione del prestigio letterario e aiutano a comprendere le motivazioni della notevole discrepanza nel manifestare l'interesse nei confronti della cultura del vicino. Se da un lato ciò è radicato nella storia e nelle relazioni tra i due paesi, altre motivazioni alla scarsa ricezione in Italia vanno altresì ricercate sul piano testuale benché, essenzialmente, siano da ascrivere alla sfera socio- politica e quindi extratestuale. Al fine di individuare ulteriori elementi rilevanti per la discussione, che tiene conto anche di questioni relative all'efficacia di una più mirata politica culturale orientata verso le traduzioni, il contributo mette in luce la tendenza dell'ultimo decennio che indica un mutamento di atteggiamenti di segno positivo sia nella scelta delle opere tradotte sia nell' affermazione di alcuni autori contemporanei presso il pubblico di arrivo. In questo senso si discute della fortuna dell'opera tradotta di Boris Pahor, autore sloveno di Trieste, distintosi prima in Francia poi in Austria e Germania e infine in Italia.
2013
978-86-85263-11-8
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