I benefici emozionali e psicologici della chirurgia conservativa mammaria sono stati ampiamente dimostrati: il successo della chirurgia conservativa mammaria è basato sull’intento di garantire una completa escissione del tumore preservando la forma naturale della mammella. I dati di Letteratura riportano un tasso del 20-30% di risultati estetici scarsi e deformità della mammella trattata in caso di BCS. Per fronteggiare tali problematiche è emerso negli anni il concetto di chirurgia oncoplastica come nuovo approccio per permettere grandi escissioni senza compromettere la naturale forma ed il contorno della ghiandola: l’applicazione di tecniche ricostruttive avanzate amplia le indicazioni alla chirurgia mammaria conservativa migliorandone i risultati estetici. MATERIALI E METODI e RISULTATI Le principali opzioni ricostruttive proposte nel corso degli anni vedono l’utilizzo di lembi locali, lembi a distanza e tecniche di mastoplastica riduttiva. Gli Autori, nell’ambito di un approccio integrato alla patologia mammaria, presentano la casistica interna all’Istituto, dal novembre 2005 al dicembre 2010, in maniera sistematica, analizzando benefici e complicanze delle principali tecniche utilizzate in base alle loro indicazioni di applicazione. CONCLUSIONI Le indicazioni variano in relazione all’entità della resezione correlata al volume mammario iniziale ed alla localizzazione del tumore. Per tale motivo, le tecniche applicabili sono numerose e non vi è concordanza tra i vari Autori sulle migliori tecniche da utilizzare e sullo sviluppo di un algoritmo comune. Nella nostra esperienza il tasso di deformità è risultato inferiore alla percentuale riportata in Letteratura in tutti i modelli ricostruttivi. Il tasso di complicanze a breve e lungo termine si mantiene in linea con i dati della comunità scientifica. Riteniamo che sia da incentivare l’utilizzo di tecniche di chirurgia oncoplastica come valido approccio ricostruttivo dopo chirurgia mammaria conservativa.

La chirurgia oncoplastica: l’esperienza della scuola universitaria udinese

Cattin F.;Zanin C.;Parodi PC.
2011-01-01

Abstract

I benefici emozionali e psicologici della chirurgia conservativa mammaria sono stati ampiamente dimostrati: il successo della chirurgia conservativa mammaria è basato sull’intento di garantire una completa escissione del tumore preservando la forma naturale della mammella. I dati di Letteratura riportano un tasso del 20-30% di risultati estetici scarsi e deformità della mammella trattata in caso di BCS. Per fronteggiare tali problematiche è emerso negli anni il concetto di chirurgia oncoplastica come nuovo approccio per permettere grandi escissioni senza compromettere la naturale forma ed il contorno della ghiandola: l’applicazione di tecniche ricostruttive avanzate amplia le indicazioni alla chirurgia mammaria conservativa migliorandone i risultati estetici. MATERIALI E METODI e RISULTATI Le principali opzioni ricostruttive proposte nel corso degli anni vedono l’utilizzo di lembi locali, lembi a distanza e tecniche di mastoplastica riduttiva. Gli Autori, nell’ambito di un approccio integrato alla patologia mammaria, presentano la casistica interna all’Istituto, dal novembre 2005 al dicembre 2010, in maniera sistematica, analizzando benefici e complicanze delle principali tecniche utilizzate in base alle loro indicazioni di applicazione. CONCLUSIONI Le indicazioni variano in relazione all’entità della resezione correlata al volume mammario iniziale ed alla localizzazione del tumore. Per tale motivo, le tecniche applicabili sono numerose e non vi è concordanza tra i vari Autori sulle migliori tecniche da utilizzare e sullo sviluppo di un algoritmo comune. Nella nostra esperienza il tasso di deformità è risultato inferiore alla percentuale riportata in Letteratura in tutti i modelli ricostruttivi. Il tasso di complicanze a breve e lungo termine si mantiene in linea con i dati della comunità scientifica. Riteniamo che sia da incentivare l’utilizzo di tecniche di chirurgia oncoplastica come valido approccio ricostruttivo dopo chirurgia mammaria conservativa.
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