Negli anni Ottanta e Novanta, la ricerca musicale all’IRCAM ha riservato un posto particolare alla composizione assistita all’elaboratore, in particolare allo sviluppo sistemi informatici di rappresentazione e di elaborazione di dati in grado di assorbire, rileggere e potenziare l’esperienza dello spettralismo. Una moltitudine di linguaggi di programmazione, sistemi di controllo e di sintesi del suono vennero sviluppati dal centro di ricerca parigino, per offrire ai compositori mezzi e ambienti software in grado di di favorire la sperimentazione con la nuova organologia e ampliare i confini della scrittura musicale. Si apriva così l’importante stagione della musica composta con l’ausilio del personal computer, sostenuta dalla convinzione generale che gli sviluppi in ambito ingegneristico e la miniaturizzazione dei processori, con il passaggio dai grandi sistemi di elaborazione (basti pensare al computer PDP-11) a software di programmazione visuale sviluppati per piattaforme Macintosh, avrebbero prodotto un cambiamento di paradigma nel pensiero compositivo. In quegli anni che Fausto Romitelli, giovane compositore goriziano già allievo di Franco Donatoni, approda all’IRCAM, prima come studente ai Cursus international de composition et d'informatique musicale (1990-1991) e poi con una borsa di studio in qualità di compositeur en recherche (1993-1995). Nel centro parigino, Romitelli si confronta direttamente con il mondo della sintesi digitale del suono e del suo controllo informatico. La composizione di Natura morta con fiamme (1991) e EnTrance (1995) sono gli esiti più significativi di questo periodo. Si tratta di opere dove è innegabile l’influenza del pensiero spettrale, in particolare dello spettralismo di Tristan Murail, che si configurava come possibile ponte tra lo spettralismo processuale di Gérard Grisey e lo spettralismo funzionale. Nelle nuove forme di scrittura e di rappresentazione del suono, così come nella possibilità offerta dal dominio numerico di estrarre parametri dall’analisi del fenomeno acustico, il compositore trova la possibilità di trattare altezze, spettri, non solo nella loro dimensione qualitativa ma nel dato discreto, parametrico. Romitelli coniuga così regole combinatorie, in un chiaro debito verso l’insegnamento di Donatoni, con la ricerca sulle tecniche di distorsione dello spettro e, più in generale, con le tecniche spettrali sdoganate dai compositori del gruppo dell’Itineraire. Il mio lavoro prende in esame questa fase della produzione romitelliana e in particolare EnTrance, opera della prima maturità, in cui Romitelli raggiunge una sintesi tra i modelli compositivi a bagaglio della sua formazione e un’approfondita ricerca sul timbro condotta nell’alveo teorico-ideologico che in quegli anni caratterizzava l’IRCAM. La tesi mostra come in EnTrance chiaro sia l’orientamento compositivo di Romitelli negli anni a venire: il compositore trova nell’idea della trance, nella ricerca su una sorta di regressione dello stato di coscienza, una sintesi del campo di tensione tra la processualità del suono inteso in senso griseyano e l’utensile informatico: trattare parametri discreti e categorizzare così il timbro in seno al discorso musicale.

EnTrance. Spettralismo e composizione assistita all'elaboratore in Fausto Romitelli / Alessandro Olto - Udine. , 2017 Apr 07. 29. ciclo

EnTrance. Spettralismo e composizione assistita all'elaboratore in Fausto Romitelli

OLTO, Alessandro
2017-04-07

Abstract

Negli anni Ottanta e Novanta, la ricerca musicale all’IRCAM ha riservato un posto particolare alla composizione assistita all’elaboratore, in particolare allo sviluppo sistemi informatici di rappresentazione e di elaborazione di dati in grado di assorbire, rileggere e potenziare l’esperienza dello spettralismo. Una moltitudine di linguaggi di programmazione, sistemi di controllo e di sintesi del suono vennero sviluppati dal centro di ricerca parigino, per offrire ai compositori mezzi e ambienti software in grado di di favorire la sperimentazione con la nuova organologia e ampliare i confini della scrittura musicale. Si apriva così l’importante stagione della musica composta con l’ausilio del personal computer, sostenuta dalla convinzione generale che gli sviluppi in ambito ingegneristico e la miniaturizzazione dei processori, con il passaggio dai grandi sistemi di elaborazione (basti pensare al computer PDP-11) a software di programmazione visuale sviluppati per piattaforme Macintosh, avrebbero prodotto un cambiamento di paradigma nel pensiero compositivo. In quegli anni che Fausto Romitelli, giovane compositore goriziano già allievo di Franco Donatoni, approda all’IRCAM, prima come studente ai Cursus international de composition et d'informatique musicale (1990-1991) e poi con una borsa di studio in qualità di compositeur en recherche (1993-1995). Nel centro parigino, Romitelli si confronta direttamente con il mondo della sintesi digitale del suono e del suo controllo informatico. La composizione di Natura morta con fiamme (1991) e EnTrance (1995) sono gli esiti più significativi di questo periodo. Si tratta di opere dove è innegabile l’influenza del pensiero spettrale, in particolare dello spettralismo di Tristan Murail, che si configurava come possibile ponte tra lo spettralismo processuale di Gérard Grisey e lo spettralismo funzionale. Nelle nuove forme di scrittura e di rappresentazione del suono, così come nella possibilità offerta dal dominio numerico di estrarre parametri dall’analisi del fenomeno acustico, il compositore trova la possibilità di trattare altezze, spettri, non solo nella loro dimensione qualitativa ma nel dato discreto, parametrico. Romitelli coniuga così regole combinatorie, in un chiaro debito verso l’insegnamento di Donatoni, con la ricerca sulle tecniche di distorsione dello spettro e, più in generale, con le tecniche spettrali sdoganate dai compositori del gruppo dell’Itineraire. Il mio lavoro prende in esame questa fase della produzione romitelliana e in particolare EnTrance, opera della prima maturità, in cui Romitelli raggiunge una sintesi tra i modelli compositivi a bagaglio della sua formazione e un’approfondita ricerca sul timbro condotta nell’alveo teorico-ideologico che in quegli anni caratterizzava l’IRCAM. La tesi mostra come in EnTrance chiaro sia l’orientamento compositivo di Romitelli negli anni a venire: il compositore trova nell’idea della trance, nella ricerca su una sorta di regressione dello stato di coscienza, una sintesi del campo di tensione tra la processualità del suono inteso in senso griseyano e l’utensile informatico: trattare parametri discreti e categorizzare così il timbro in seno al discorso musicale.
7-apr-2017
EnTrance. Spettralismo e composizione assistita all'elaboratore in Fausto Romitelli / Alessandro Olto - Udine. , 2017 Apr 07. 29. ciclo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1132155
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