La ricerca aspira a formulare un corpus di strumenti analitici destinato allo studio di fenomeni identitari di tipo etnico, un corpus che, pur inevitabilmente muovendo da teorie di ambito antropologico e sociologico, sia applicabile non solo a comunità viventi, ma anche ai resti, testuali e materiali, di comunità estinte. La tesi si articola in due sezioni. Nella prima, si prova a formalizzare una teoria dell’etnicità di orientamento anti-essenzialista, definendo cosa l’etnicità non sia, cosa invece essa sia e come essa funzioni nello spazio sociale. È messa a frutto anche la considerazione sintetica di numerosi singoli casi esemplificativi, pertinenti a contesti storico-geografici assai vari, antichi o recenti ma comunque emblematici dei tratti distintivi e dei modi di funzionamento tipici dell’etnicità, intesa come fenomeno con un nucleo unitario di fondo che travalica la distinzione fra mondo moderno e pre-moderno. Un occhio di riguardo è riservato a casi presi dall’ambito degli studi cosiddetti “celtici”. Nella seconda parte della tesi, il corpus teorico-metodologico è applicato alle comunità protostoriche che, dal punto di vista degli autori greci e latini, formarono il gruppo dei Boii cispadani, sottoinsieme dei Celti/Galati/Galli. Sulla base di fonti classiche, epigrafiche e archeologiche, si tenta di studiare gli antichi fenomeni etnici relazionabili alle comunità insediate, dall’inizio del IV all’inizio del II sec. a.C., in un territorio costituito da una fascia di pianura cispadana compresa fra l’area in cui è sita Parma e quella in cui è ubicata Bologna, con in aggiunta una sezione dell’Appennino alle spalle del capoluogo emiliano.
Teoria dell’etnicità e Protostoria: il caso dei Boii cispadani dall’inizio del IV all’inizio del II secolo a.C / Eric Franc - Udine. , 2017 Jun 12. 27. ciclo
Teoria dell’etnicità e Protostoria: il caso dei Boii cispadani dall’inizio del IV all’inizio del II secolo a.C.
FRANC, ERIC
2017-06-12
Abstract
La ricerca aspira a formulare un corpus di strumenti analitici destinato allo studio di fenomeni identitari di tipo etnico, un corpus che, pur inevitabilmente muovendo da teorie di ambito antropologico e sociologico, sia applicabile non solo a comunità viventi, ma anche ai resti, testuali e materiali, di comunità estinte. La tesi si articola in due sezioni. Nella prima, si prova a formalizzare una teoria dell’etnicità di orientamento anti-essenzialista, definendo cosa l’etnicità non sia, cosa invece essa sia e come essa funzioni nello spazio sociale. È messa a frutto anche la considerazione sintetica di numerosi singoli casi esemplificativi, pertinenti a contesti storico-geografici assai vari, antichi o recenti ma comunque emblematici dei tratti distintivi e dei modi di funzionamento tipici dell’etnicità, intesa come fenomeno con un nucleo unitario di fondo che travalica la distinzione fra mondo moderno e pre-moderno. Un occhio di riguardo è riservato a casi presi dall’ambito degli studi cosiddetti “celtici”. Nella seconda parte della tesi, il corpus teorico-metodologico è applicato alle comunità protostoriche che, dal punto di vista degli autori greci e latini, formarono il gruppo dei Boii cispadani, sottoinsieme dei Celti/Galati/Galli. Sulla base di fonti classiche, epigrafiche e archeologiche, si tenta di studiare gli antichi fenomeni etnici relazionabili alle comunità insediate, dall’inizio del IV all’inizio del II sec. a.C., in un territorio costituito da una fascia di pianura cispadana compresa fra l’area in cui è sita Parma e quella in cui è ubicata Bologna, con in aggiunta una sezione dell’Appennino alle spalle del capoluogo emiliano.File | Dimensione | Formato | |
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