L'attuale assetto regolativo europeo e nazionale in materia di infrastrutture di trasporto appare ancora poco funzionale; in particolare, non si rinviene, all'interno dei singoli corridoi della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), un'applicazione uniforme degli strumenti di regolazione, nè un'uniformazione delle condizioni di accesso e concorrenza. Il tutto a discapito dell'attrazione sul mercato degli operatori economici, che sarebbero ben più stimolati dalla possibilità di operare in condizioni competitive, strutturali e amministrative previste e garantite in maniera certa ed imparziale su tutta la TEN-T, a maggior ragione se ad occuparsi di stabilire e monitorare tali condizioni fosse un organo interstatale terzo e tecnicamente altamente qualificato. E' dunque ravvisabile una nuova esigenza: la necessità di ideare strumenti innovativi di regolazione dei traffici sulla rete europea. Così, tenendo ben presenti i recenti sviluppi normativi in materia di TEN-T, si può ideare una sorta di organo comune agli Stati attraversati dal singolo corridoio in grado, allo stesso tempo, di monitorare lo sviluppo delle opere infrastrutturali programmate a livello europeo e di esercitare una funzione regolativa dei traffici che ivi si realizzano. A tal fine, due sono i modelli che possono rivelarsi funzionali: quello delle Agenzie europee e quello della Commissione centrale per la navigazione sul Reno. Quest'ultimo, in particolare, risulta l'archetipo maggiormente funzionale agli obiettivi prefissati e lo strumento che appare più adatto e celere per addivenire alla sua creazione è ravvisabile in un trattato internazionale tra gli Stati attraversati dal corridoio, con possibilità per l'Unione europea di partecipare o aderire successivamente al medesimo
La regolazione transnazionale dei traffici sulle reti europee. Spunti e modelli ricostruttivi tra potere estero degli Stati e competenze dell'UE / Angela Napolitano - Università degli studi di Udine. , 2014 Nov 07. 26. ciclo
La regolazione transnazionale dei traffici sulle reti europee. Spunti e modelli ricostruttivi tra potere estero degli Stati e competenze dell'UE.
NAPOLITANO, Angela
2014-11-07
Abstract
L'attuale assetto regolativo europeo e nazionale in materia di infrastrutture di trasporto appare ancora poco funzionale; in particolare, non si rinviene, all'interno dei singoli corridoi della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), un'applicazione uniforme degli strumenti di regolazione, nè un'uniformazione delle condizioni di accesso e concorrenza. Il tutto a discapito dell'attrazione sul mercato degli operatori economici, che sarebbero ben più stimolati dalla possibilità di operare in condizioni competitive, strutturali e amministrative previste e garantite in maniera certa ed imparziale su tutta la TEN-T, a maggior ragione se ad occuparsi di stabilire e monitorare tali condizioni fosse un organo interstatale terzo e tecnicamente altamente qualificato. E' dunque ravvisabile una nuova esigenza: la necessità di ideare strumenti innovativi di regolazione dei traffici sulla rete europea. Così, tenendo ben presenti i recenti sviluppi normativi in materia di TEN-T, si può ideare una sorta di organo comune agli Stati attraversati dal singolo corridoio in grado, allo stesso tempo, di monitorare lo sviluppo delle opere infrastrutturali programmate a livello europeo e di esercitare una funzione regolativa dei traffici che ivi si realizzano. A tal fine, due sono i modelli che possono rivelarsi funzionali: quello delle Agenzie europee e quello della Commissione centrale per la navigazione sul Reno. Quest'ultimo, in particolare, risulta l'archetipo maggiormente funzionale agli obiettivi prefissati e lo strumento che appare più adatto e celere per addivenire alla sua creazione è ravvisabile in un trattato internazionale tra gli Stati attraversati dal corridoio, con possibilità per l'Unione europea di partecipare o aderire successivamente al medesimoFile | Dimensione | Formato | |
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