Lo studio affronta le problematiche del digital divide considerando le aree interne, che sono prive di interesse commerciale per le imprese di telecomunicazioni e rappresentate da aree marginali, rurali, ove il divario digitale è più forte e la infrastrutturazione della banda larga di trasmissione dei dati è più difficoltosa; e comporta l’incremento dei fenomeni di marginalità con impatti negativi sulla società e l’economia locale ove non si provveda altrimenti con l'infrastrutturazione pubblica della banda larga. Quindi come scopo della ricerca si è deciso di andare a vedere quali siano gli elementi correnti di impatto e quali saranno, verosimilmente, gli elementi futuri che contraddistingueranno gli impatti della banda larga nelle aree rurali. Come metodo, per procedere nella ricerca si sono utilizzati studi economici, geografici e sociali, senza tralasciare le questioni legate alla internet ethics, dato si tratta di un nuovo spazio sociale che viene a crearsi con la introduzione di internet. Lo sviluppo dello studio avanza contemporaneamente su tutti gli ambiti disciplinari trattati, cioè l'economia, le infrastrutture e la sociologia, perché le influenze reciproche sono tali da portare interdipendenza di effetti degna di evidenza, piuttosto che aver operato una rigida separazione tra gli ambiti indicati. L’elaborato è strutturato in sei parti. Nella prima parte si procede alla identificazione dei tratti salienti della problematica indagando sullo sviluppo della banda larga, dai punti di vista infrastrutturale, economico, sociale, nel Mondo, in Europa, in Italia in un continuo intrecciarsi di approcci diversi di ricerca sempre tenendo in debito conto le ricadute sulla società e il di territorio. Nella seconda parte si delinea lo scopo della ricerca e i suoi ambiti di indagine che sono economici, infrastrutturali e sociali. Viene fatta una rassegna di alcune politiche, con un occhio a quanto avviene in Italia e alle questioni della cybersicurezza, argomento soggetto a mode, ma di primaria importanza per tutelare la funzione sociale in senso lato della banda larga e del web. Nella terza parte si tratta della metodologia di studio, da una inquadramento teorico generale economico e geografico, si presenta la Produzione dello Spazio di Henri Lefebvre, che risulta essere la chiave primaria di lettura degli impatti della banda larga nelle aree interne, sebbene scritto prima di internet, perché è uno strumento generale di interpretazione della socialità e dei territori. Accanto a Lefebvre, si utilizzano strumenti di comprensione delle questioni etiche e di alcuni aspetti economici attraverso gli strumenti economici di Gartner. Nella quarta parte si procede a esporre i risultati di una serie di casi significativi e che rispondono al metodo di studio per lo scopo prefissato. I casi di studio esemplari sono essenzialmente europei e sono presentati con una rassegna critica. Adottare la Banda larga porta vantaggi per i territori che procedono in tale senso e si vede come aumenta i divario digitale per chi non si muove nello stesso senso. Non mancano i riferimenti all'Italia, individuando le criticità che affliggono o costituiscono il ritardo di questo paese. Tale lavoro è basato essenzialmente su letteratura grigia, dove si sconta il fatto che la materia è attuale e presenta rapidi sviluppi e non esistono esiti di studi pubblicati che che tengano il passo con i tempi. Quindi nella quinta parte si descrivono quali possono essere i risultati che si possono attendere dallo sviluppo della banda larga e quali possono essere gli strumenti da adottare per muoversi verso il superamento del divario digitale Infine nella sesta parte si traggono le conclusioni dello studio. È confermato che la banda larga, quale potenziamento di internet, può portare all’annullamento delle differenze tra la città e le aree rurali, perché produce l’inclusione negli stessi meccanismi che hanno fino a oggi separato la città dal resto. E si vede come la forma di connessione in fibra ottica, rispetto alle reti wireless, è superiore nel lungo periodo per economicità e prestazioni. Sono evidenziati casi e modelli economici di sviluppo delle reti che hanno portato benessere ai cittadini della aree rurali, che erano periferia digitale fino poco tempo fa. Come risultato complessivo, viene fornita una selezione di aspetti da osservare per comprendere se l'apporto della rete telematica sia buon o cattivo, anche se per ora le osservazioni registrate non consentano ancora di pervenire alla formulazione di un metodo o alla descrizione di uno strumento di misura dell'impatto della banda larga nei territori rurali. Si è identificato come si stia affermando una polarità assoluta tra inclusione ed esclusione sociale perché corrisponde alla connessione oppure alla disconnessione digitale. Di fatto, l'ambiente si sta evolvendo verso un iperspazio, un prodotto vettoriale tra due componenti-entità: quella economica e sociale in continua evoluzione e il territorio investito, quella di partenza, l'identità bio-culturale. La banda larga, come vettore del web 2.0, aiuta la costituzione della nuova rete semantica territoriale, perché senza accesso alla rete si mantiene il divario digitale, con una polarizzazione totale del fenomeno: connessione uguale a inclusione, disconnessione uguale a esclusione.
Digital Divide e impatti della banda larga nelle aree interne / Giuseppe Cane - Udine. , 2016 Oct 10. 27. ciclo
Digital Divide e impatti della banda larga nelle aree interne
CANE, Giuseppe
2016-10-10
Abstract
Lo studio affronta le problematiche del digital divide considerando le aree interne, che sono prive di interesse commerciale per le imprese di telecomunicazioni e rappresentate da aree marginali, rurali, ove il divario digitale è più forte e la infrastrutturazione della banda larga di trasmissione dei dati è più difficoltosa; e comporta l’incremento dei fenomeni di marginalità con impatti negativi sulla società e l’economia locale ove non si provveda altrimenti con l'infrastrutturazione pubblica della banda larga. Quindi come scopo della ricerca si è deciso di andare a vedere quali siano gli elementi correnti di impatto e quali saranno, verosimilmente, gli elementi futuri che contraddistingueranno gli impatti della banda larga nelle aree rurali. Come metodo, per procedere nella ricerca si sono utilizzati studi economici, geografici e sociali, senza tralasciare le questioni legate alla internet ethics, dato si tratta di un nuovo spazio sociale che viene a crearsi con la introduzione di internet. Lo sviluppo dello studio avanza contemporaneamente su tutti gli ambiti disciplinari trattati, cioè l'economia, le infrastrutture e la sociologia, perché le influenze reciproche sono tali da portare interdipendenza di effetti degna di evidenza, piuttosto che aver operato una rigida separazione tra gli ambiti indicati. L’elaborato è strutturato in sei parti. Nella prima parte si procede alla identificazione dei tratti salienti della problematica indagando sullo sviluppo della banda larga, dai punti di vista infrastrutturale, economico, sociale, nel Mondo, in Europa, in Italia in un continuo intrecciarsi di approcci diversi di ricerca sempre tenendo in debito conto le ricadute sulla società e il di territorio. Nella seconda parte si delinea lo scopo della ricerca e i suoi ambiti di indagine che sono economici, infrastrutturali e sociali. Viene fatta una rassegna di alcune politiche, con un occhio a quanto avviene in Italia e alle questioni della cybersicurezza, argomento soggetto a mode, ma di primaria importanza per tutelare la funzione sociale in senso lato della banda larga e del web. Nella terza parte si tratta della metodologia di studio, da una inquadramento teorico generale economico e geografico, si presenta la Produzione dello Spazio di Henri Lefebvre, che risulta essere la chiave primaria di lettura degli impatti della banda larga nelle aree interne, sebbene scritto prima di internet, perché è uno strumento generale di interpretazione della socialità e dei territori. Accanto a Lefebvre, si utilizzano strumenti di comprensione delle questioni etiche e di alcuni aspetti economici attraverso gli strumenti economici di Gartner. Nella quarta parte si procede a esporre i risultati di una serie di casi significativi e che rispondono al metodo di studio per lo scopo prefissato. I casi di studio esemplari sono essenzialmente europei e sono presentati con una rassegna critica. Adottare la Banda larga porta vantaggi per i territori che procedono in tale senso e si vede come aumenta i divario digitale per chi non si muove nello stesso senso. Non mancano i riferimenti all'Italia, individuando le criticità che affliggono o costituiscono il ritardo di questo paese. Tale lavoro è basato essenzialmente su letteratura grigia, dove si sconta il fatto che la materia è attuale e presenta rapidi sviluppi e non esistono esiti di studi pubblicati che che tengano il passo con i tempi. Quindi nella quinta parte si descrivono quali possono essere i risultati che si possono attendere dallo sviluppo della banda larga e quali possono essere gli strumenti da adottare per muoversi verso il superamento del divario digitale Infine nella sesta parte si traggono le conclusioni dello studio. È confermato che la banda larga, quale potenziamento di internet, può portare all’annullamento delle differenze tra la città e le aree rurali, perché produce l’inclusione negli stessi meccanismi che hanno fino a oggi separato la città dal resto. E si vede come la forma di connessione in fibra ottica, rispetto alle reti wireless, è superiore nel lungo periodo per economicità e prestazioni. Sono evidenziati casi e modelli economici di sviluppo delle reti che hanno portato benessere ai cittadini della aree rurali, che erano periferia digitale fino poco tempo fa. Come risultato complessivo, viene fornita una selezione di aspetti da osservare per comprendere se l'apporto della rete telematica sia buon o cattivo, anche se per ora le osservazioni registrate non consentano ancora di pervenire alla formulazione di un metodo o alla descrizione di uno strumento di misura dell'impatto della banda larga nei territori rurali. Si è identificato come si stia affermando una polarità assoluta tra inclusione ed esclusione sociale perché corrisponde alla connessione oppure alla disconnessione digitale. Di fatto, l'ambiente si sta evolvendo verso un iperspazio, un prodotto vettoriale tra due componenti-entità: quella economica e sociale in continua evoluzione e il territorio investito, quella di partenza, l'identità bio-culturale. La banda larga, come vettore del web 2.0, aiuta la costituzione della nuova rete semantica territoriale, perché senza accesso alla rete si mantiene il divario digitale, con una polarizzazione totale del fenomeno: connessione uguale a inclusione, disconnessione uguale a esclusione.File | Dimensione | Formato | |
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