Oggetto della tesi di dottorato è il c.d. consenso informato del paziente al trattamento medico, il quale rappresenta, indubbiamente, uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito delle problematiche medico-legali connesse all’attività sanitaria. La necessità di acquisire il consenso informato, ossia la “decisione consapevole” del malato in merito a un programma terapeutico e/o a un intervento chirurgico, è stata manifestata, anzitutto, dalla giurisprudenza, e ha trovato riconoscimento normativo nella Carta costituzionale (precipuamente, agli articoli 2, 13 e 32), in alcune disposizioni legislative nazionali (settoriali), nel Codice di Deontologia Medica, nonché in numerose convenzioni internazionali. La mancata (corretta) informazione ed illustrazione al paziente del tipo di intervento al quale questi sarà sottoposto, può comportare la violazione, sia del diritto (costituzionalmente garantito) del paziente ad autodeterminarsi, sia la stessa lesione del diritto alla salute conseguente al trattamento chirurgico effettuato senza un consenso consapevolmente manifestato, quand’anche il suddetto intervento sia stata eseguito dal sanitario correttamente, ossia nel rispetto delle regole dell’arte. Pertanto, si comprende come la violazione del dovere d’informazione e di acquisizione del consenso del paziente, da parte del medico, costituisca un illecito plurioffensivo, con la conseguenza che, in caso di esecuzione di un trattamento medico-chirurgico senza la preventiva acquisizione del consenso informato del paziente, il medico può essere chiamato a rispondere, sia del danno da lesione del diritto all’autodeterminazione, sia del danno alla salute, concretamente riportati dal malato.
Consenso informato e responsabilità medica - Udine. , 2017 May 03. 29. ciclo
Consenso informato e responsabilità medica
-
2017-05-03
Abstract
Oggetto della tesi di dottorato è il c.d. consenso informato del paziente al trattamento medico, il quale rappresenta, indubbiamente, uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito delle problematiche medico-legali connesse all’attività sanitaria. La necessità di acquisire il consenso informato, ossia la “decisione consapevole” del malato in merito a un programma terapeutico e/o a un intervento chirurgico, è stata manifestata, anzitutto, dalla giurisprudenza, e ha trovato riconoscimento normativo nella Carta costituzionale (precipuamente, agli articoli 2, 13 e 32), in alcune disposizioni legislative nazionali (settoriali), nel Codice di Deontologia Medica, nonché in numerose convenzioni internazionali. La mancata (corretta) informazione ed illustrazione al paziente del tipo di intervento al quale questi sarà sottoposto, può comportare la violazione, sia del diritto (costituzionalmente garantito) del paziente ad autodeterminarsi, sia la stessa lesione del diritto alla salute conseguente al trattamento chirurgico effettuato senza un consenso consapevolmente manifestato, quand’anche il suddetto intervento sia stata eseguito dal sanitario correttamente, ossia nel rispetto delle regole dell’arte. Pertanto, si comprende come la violazione del dovere d’informazione e di acquisizione del consenso del paziente, da parte del medico, costituisca un illecito plurioffensivo, con la conseguenza che, in caso di esecuzione di un trattamento medico-chirurgico senza la preventiva acquisizione del consenso informato del paziente, il medico può essere chiamato a rispondere, sia del danno da lesione del diritto all’autodeterminazione, sia del danno alla salute, concretamente riportati dal malato.File | Dimensione | Formato | |
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