Le strategie mirate al controllo delle malattie batteriche nei pesci prevedono l’utilizzo di vaccini autologhi o commerciali e l’eventuale trattamento terapeutico. Tuttavia, la vaccinazione spesso non viene effettuata in quanto troppo costosa o per la ridotta efficacia che gli allevatori attribuiscono ai vaccini disponibili. Dall’altro lato, l’utilizzo di antibiotici è ampiamente criticato in quanto determina la dispersione di residui chimici nell’ambiente, con conseguente rischio di insorgenza di ceppi antibiotico resistenti. Risulta pertanto utile ricercare forme alternative e/o complementari di controllo delle malattie, tra cui l’individuazione di fattori genetici intrinseci che consentano di selezionare ceppi di pesci resistenti.Il presente studio illustra i risultati ottenuti nel corso di un'infezione sperimentale sub-clinica per immersione con Lactococcus garvieaein gruppi di trote iridee selezionate su base genetica come resistenti e suscettibili alla malattia in esame. L’intento era quello di analizzare il profilo di alcuni parametri di immunità innata e adattativa ritenuti rilevanti per definire le attitudini difensive (Magnadottir, 2010; Das & Sahoo, 2014) dei due stock ittici, sia in condizioni normali (pre-challenge) sia in seguito ad uno stimolo di tipo infettivo prodotto dall’interazione con un batterio patogeno per la specie stessa.La condizione immunologica di un organismo può suggerire, infatti, la presenza di specifici tratti genetici che lo rendono resistente nei confronti di un agente biologico. Con questa finalità 26 soggetti resistenti e 26 suscettibili sono stati sottoposti a challenge come descritto nell’abstract presentato da Colussi et al., (Convegno SIPI 2018). Nell’ambito dello stesso protocollo sperimentale 10 soggetti resistenti e 10 suscettibili sono stati utilizzati come controllo negativo. I prelievi di campioni biologici (siero, sangue, muco, rene anteriore) condotti al temine del challenge nei soggetti di controllo (suscettibili e resistenti) e nei soggetti infettati (suscettibili e resistenti) sono stati analizzati avvalendosi di metodiche immunologiche classiche (attività del lisozima in siero e muco; leucogramma in sangue; burst ossidativo dei leucociti in rene anteriore; livello di IgM specifiche per L. garvieae in siero) e mediante uno studio di espressione genica nel rene anteriore con qPCR (IL-1β, IL-10, TNF-α, IL-8, IgT, Tlr5, β-actin, IL-6, IgM, MHC-I, MHC-II, TCR-β).Considerando i meccanismi di risposta aspecifica, l’attività del lisozima nel siero e nel muco è risultata piùelevata nei soggetti appartenenti allo stock ittico resistente rispetto a quello suscettibile, già in fase di pre-infezione, e tale attività è incrementata in modo significativo in entrambi gli stock genetici in seguito all’esposizione a L. garvieae.Per quanto riguarda la risposta cellulare, l’attività di burst ossidativo dei leucociti è risultata maggiore nei soggetti resistenti rispetto a quelli suscettibili, soprattutto in fase di pre-infezione. Inoltre, è stata rilevata una maggiore espressione di IL-1βeIL-10 nei soggetti suscettibili sottoposti ad infezione, rispetto alle trote resistenti sottoposte allo stesso trattamento. Nella presente ricerca entrambi i gruppi sperimentali (suscettibile e resistente) hanno mostrato un livello elevato di IgM reattive nei confronti di L. garvieae,ma ulteriori indagini al riguardo sono necessarie per chiarire il possibile impiego di questo parametro per la selezione di stock di trota iridea resistenti alle malattie.Nei soggetti resistenti l’infezione ha stimolato una maggiore espressione dei geni codificanti per IgM e MHC-II rispetto a quanto osservato nei soggetti suscettibili, suggerendo l’attivazione di meccanismi quali la presentazione dell’antigene e la sintesi di anticorpi utili alla protezione delle trota dal patogeno L. garvieae.Sulla base di queste osservazioni preliminari emergono spunti interessanti per proseguire lo studio immunologico di diverse linee genetiche di trota iridea, finalizzato allo screening di popolazioni resistenti da dedicare all’allevamento intensivo in contesti ambientali suscettibili alla lattococcosi.

PARAMETRI IMMUNITARI DELLA TROTA IRIDEA (O. MYKISS) QUALI INDICATORI DI RESISTENZA GENETICA ALLA LATTOCOCCOSI

Volpatti D.
;
Bulfon C.;Byadgi O.;
2018-01-01

Abstract

Le strategie mirate al controllo delle malattie batteriche nei pesci prevedono l’utilizzo di vaccini autologhi o commerciali e l’eventuale trattamento terapeutico. Tuttavia, la vaccinazione spesso non viene effettuata in quanto troppo costosa o per la ridotta efficacia che gli allevatori attribuiscono ai vaccini disponibili. Dall’altro lato, l’utilizzo di antibiotici è ampiamente criticato in quanto determina la dispersione di residui chimici nell’ambiente, con conseguente rischio di insorgenza di ceppi antibiotico resistenti. Risulta pertanto utile ricercare forme alternative e/o complementari di controllo delle malattie, tra cui l’individuazione di fattori genetici intrinseci che consentano di selezionare ceppi di pesci resistenti.Il presente studio illustra i risultati ottenuti nel corso di un'infezione sperimentale sub-clinica per immersione con Lactococcus garvieaein gruppi di trote iridee selezionate su base genetica come resistenti e suscettibili alla malattia in esame. L’intento era quello di analizzare il profilo di alcuni parametri di immunità innata e adattativa ritenuti rilevanti per definire le attitudini difensive (Magnadottir, 2010; Das & Sahoo, 2014) dei due stock ittici, sia in condizioni normali (pre-challenge) sia in seguito ad uno stimolo di tipo infettivo prodotto dall’interazione con un batterio patogeno per la specie stessa.La condizione immunologica di un organismo può suggerire, infatti, la presenza di specifici tratti genetici che lo rendono resistente nei confronti di un agente biologico. Con questa finalità 26 soggetti resistenti e 26 suscettibili sono stati sottoposti a challenge come descritto nell’abstract presentato da Colussi et al., (Convegno SIPI 2018). Nell’ambito dello stesso protocollo sperimentale 10 soggetti resistenti e 10 suscettibili sono stati utilizzati come controllo negativo. I prelievi di campioni biologici (siero, sangue, muco, rene anteriore) condotti al temine del challenge nei soggetti di controllo (suscettibili e resistenti) e nei soggetti infettati (suscettibili e resistenti) sono stati analizzati avvalendosi di metodiche immunologiche classiche (attività del lisozima in siero e muco; leucogramma in sangue; burst ossidativo dei leucociti in rene anteriore; livello di IgM specifiche per L. garvieae in siero) e mediante uno studio di espressione genica nel rene anteriore con qPCR (IL-1β, IL-10, TNF-α, IL-8, IgT, Tlr5, β-actin, IL-6, IgM, MHC-I, MHC-II, TCR-β).Considerando i meccanismi di risposta aspecifica, l’attività del lisozima nel siero e nel muco è risultata piùelevata nei soggetti appartenenti allo stock ittico resistente rispetto a quello suscettibile, già in fase di pre-infezione, e tale attività è incrementata in modo significativo in entrambi gli stock genetici in seguito all’esposizione a L. garvieae.Per quanto riguarda la risposta cellulare, l’attività di burst ossidativo dei leucociti è risultata maggiore nei soggetti resistenti rispetto a quelli suscettibili, soprattutto in fase di pre-infezione. Inoltre, è stata rilevata una maggiore espressione di IL-1βeIL-10 nei soggetti suscettibili sottoposti ad infezione, rispetto alle trote resistenti sottoposte allo stesso trattamento. Nella presente ricerca entrambi i gruppi sperimentali (suscettibile e resistente) hanno mostrato un livello elevato di IgM reattive nei confronti di L. garvieae,ma ulteriori indagini al riguardo sono necessarie per chiarire il possibile impiego di questo parametro per la selezione di stock di trota iridea resistenti alle malattie.Nei soggetti resistenti l’infezione ha stimolato una maggiore espressione dei geni codificanti per IgM e MHC-II rispetto a quanto osservato nei soggetti suscettibili, suggerendo l’attivazione di meccanismi quali la presentazione dell’antigene e la sintesi di anticorpi utili alla protezione delle trota dal patogeno L. garvieae.Sulla base di queste osservazioni preliminari emergono spunti interessanti per proseguire lo studio immunologico di diverse linee genetiche di trota iridea, finalizzato allo screening di popolazioni resistenti da dedicare all’allevamento intensivo in contesti ambientali suscettibili alla lattococcosi.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
atti.pdf

non disponibili

Descrizione: Atti XXIV Convegno Nazionale S.I.P.I.
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Non pubblico
Dimensione 1.6 MB
Formato Adobe PDF
1.6 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1166407
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact