In the era of the great national museums the Kaiser Friedrich Museum was the institution designed to become the temple of Renaissance and Wilhelm von Bode was the creator and the authoritative reference of its project. This involved the strengthening of a cultural and business axis between Germany and Italy, Florence in particular. On the Florentine scene, beyond the so far best-known and popular dealer Stefano Bardini, many other merchants managed to set up relationships with Bode. Among them, Elia Volpi (1858-1938) who from the 1890s was in contact with Bode and German collectors, proposing them the finest works of art and cultivating the taste of ancient Florentine house furniture. The main sources analyzed in this thesis are the correspondence between Volpi and Bode and the Volpi’s photo archive, beside the export permits and other documents referring to Florentine and German dealers. Starting from the study of the art market scene, with its strategies and dynamics, the most important aims of this thesis are: presenting an updated view of Elia Volpi and of his role as art dealer, entrepreneur and restorer; proposing the entire correspondence from Volpi to Bode with notes and comments, in order to constitute an useful tool for researchers, students and scholars; studying in depth Volpi’s photo archive in order to understand how an important dealer-connoisseur used to think and work in his daily life.

Nell’epoca dei grandi musei, il Kaiser Friedrich Museum di Berlino era il luogo destinato ad accogliere l’arte del Rinascimento; Wilhelm von Bode fu il creatore e l’autorevole riferimento di questo progetto. Firenze fu il principale bacino di ricerca e approvvigionamento di opere e oggetti d’arte per il museo tedesco, così come per molti collezionisti in contatto con Bode. Fino ad oggi molte ricerche si sono concentrate sulla figura di Stefano Bardini, il cosiddetto “principe degli antiquari”, ma molti altri mercanti erano allora attivi sulla scena del commercio d’arte fiorentino. Uno di questi fu Elia Volpi, del quale fino ad oggi è stata studiata soprattutto la sua attività di mercante in contatto con i grandi collezionisti americani e il suo ruolo di trendsetter per la diffusione del gusto della casa antica fiorentina, a partire dal 1910. Questa tesi analizza la relazione commerciale tra Volpi e Bode a partire dal 1890 e i rapporti dell’antiquario fiorentino con l’area germanica e mitteleuropea. Decisiva per questo studio è stata l’analisi delle lettere scritte da Volpi a Bode e del fondo fotografico Volpi. Questi gli obiettivi e i risultati della ricerca: proporre una lettura aggiornata della figura di Elia Volpi, come antiquario e restauratore, nell’ambito del commercio d’arte a Firenze; disporre una versione annotata della corrispondenza con Wilhelm von Bode, da costituire un valido strumento per la ricerca; analizzare il fondo fotografico Volpi per capire come l’antiquario-conoscitore ragionasse e lavorasse quotidianamente, servendosi di testi a stampa e fotografie.

Collezionismo e mercato d’arte tra Firenze e Berlino dal 1890 al 1930: i rapporti tra Wilhelm von Bode e l’antiquario Elia Volpi. Contesto storico-legislativo, analisi delle dinamiche commerciali, ricognizione delle opere trattate / Patrizia Cappellini , 2019 Sep 30. 31. ciclo, Anno Accademico 2017/2018.

Collezionismo e mercato d’arte tra Firenze e Berlino dal 1890 al 1930: i rapporti tra Wilhelm von Bode e l’antiquario Elia Volpi. Contesto storico-legislativo, analisi delle dinamiche commerciali, ricognizione delle opere trattate

CAPPELLINI, PATRIZIA
2019-09-30

Abstract

In the era of the great national museums the Kaiser Friedrich Museum was the institution designed to become the temple of Renaissance and Wilhelm von Bode was the creator and the authoritative reference of its project. This involved the strengthening of a cultural and business axis between Germany and Italy, Florence in particular. On the Florentine scene, beyond the so far best-known and popular dealer Stefano Bardini, many other merchants managed to set up relationships with Bode. Among them, Elia Volpi (1858-1938) who from the 1890s was in contact with Bode and German collectors, proposing them the finest works of art and cultivating the taste of ancient Florentine house furniture. The main sources analyzed in this thesis are the correspondence between Volpi and Bode and the Volpi’s photo archive, beside the export permits and other documents referring to Florentine and German dealers. Starting from the study of the art market scene, with its strategies and dynamics, the most important aims of this thesis are: presenting an updated view of Elia Volpi and of his role as art dealer, entrepreneur and restorer; proposing the entire correspondence from Volpi to Bode with notes and comments, in order to constitute an useful tool for researchers, students and scholars; studying in depth Volpi’s photo archive in order to understand how an important dealer-connoisseur used to think and work in his daily life.
30-set-2019
Nell’epoca dei grandi musei, il Kaiser Friedrich Museum di Berlino era il luogo destinato ad accogliere l’arte del Rinascimento; Wilhelm von Bode fu il creatore e l’autorevole riferimento di questo progetto. Firenze fu il principale bacino di ricerca e approvvigionamento di opere e oggetti d’arte per il museo tedesco, così come per molti collezionisti in contatto con Bode. Fino ad oggi molte ricerche si sono concentrate sulla figura di Stefano Bardini, il cosiddetto “principe degli antiquari”, ma molti altri mercanti erano allora attivi sulla scena del commercio d’arte fiorentino. Uno di questi fu Elia Volpi, del quale fino ad oggi è stata studiata soprattutto la sua attività di mercante in contatto con i grandi collezionisti americani e il suo ruolo di trendsetter per la diffusione del gusto della casa antica fiorentina, a partire dal 1910. Questa tesi analizza la relazione commerciale tra Volpi e Bode a partire dal 1890 e i rapporti dell’antiquario fiorentino con l’area germanica e mitteleuropea. Decisiva per questo studio è stata l’analisi delle lettere scritte da Volpi a Bode e del fondo fotografico Volpi. Questi gli obiettivi e i risultati della ricerca: proporre una lettura aggiornata della figura di Elia Volpi, come antiquario e restauratore, nell’ambito del commercio d’arte a Firenze; disporre una versione annotata della corrispondenza con Wilhelm von Bode, da costituire un valido strumento per la ricerca; analizzare il fondo fotografico Volpi per capire come l’antiquario-conoscitore ragionasse e lavorasse quotidianamente, servendosi di testi a stampa e fotografie.
collezionismo; mercato dell'arte; elia volpi; wilhelm von bode; archivi fotografici
art collecting; art market; elia volpi; wilhelm von bode; archivi fotografici
Collezionismo e mercato d’arte tra Firenze e Berlino dal 1890 al 1930: i rapporti tra Wilhelm von Bode e l’antiquario Elia Volpi. Contesto storico-legislativo, analisi delle dinamiche commerciali, ricognizione delle opere trattate / Patrizia Cappellini , 2019 Sep 30. 31. ciclo, Anno Accademico 2017/2018.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1167239
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