Introduzione Dati recenti evidenziano che il 55% della popolazione usa internet per cercare informazioni sulla salute e il 77% lo ritiene uno strumento utile per migliorare le proprie conoscenze in tali argomenti. Da sottolineare inoltre il notevole aumento nell’utilizzo del web da parte delle donne che sono passate dal 43% nel 2011 al 74% nel 2016. In tale contesto, l’indagine “SEI Donna” (Salute E Internet per la Donna) si propone di indagare conoscenze, percezioni e modalità di utilizzo del web nell’ambito di varie tematiche inerenti la salute della donna nell’arco della vita. Materiali e metodi Uno studio multicentrico di tipo trasversale è stato condotto su un campione di donne italiane reclutate, tra marzo e giugno 2019, attraverso un questionario online. Risultati Sono stati raccolti 6.920 questionari. Il campione è costituito da donne con età media di 34 ± 13 anni, la maggior parte residente al Nord Italia (64%), il 56% sposate o conviventi, il 37% con figli, il 50% laureate e il 43% che studiano o lavorano in ambito sanitario. Un terzo delle donne circa (33%) segue gruppi social sulla salute. Il 68% delle donne cerca informazioni sulla fertilità e la contraccezione, il 34% sul parto, il 38% sul neonato e il 24% sulla menopausa. Il 31% del campione ha comprato prodotti per la salute online. La maggior parte delle donne (92%) crede nelle informazioni riportate dal medico specialista, meno nelle informazioni riportate dal medico di famiglia (78%). L’80% ripone fiducia nei siti istituzionali. Poche donne si fidano dei social media (4%) e dei siti non istituzionali (13%). Tuttavia, più di un terzo (34%) ritiene che le informazioni ricavate dal web migliorino la propria salute e influenzino le loro scelte. Interessante notare che il 52% cerca online una seconda opinione in seguito a una visita medica. Il motivo principale è la necessità di approfondimento (67%) e tuttavia non è trascurabile la percentuale di coloro che ritengono che le informazioni ricevute non siano esaustive (19%). Il 30% del campione non si ritiene in grado di valutare l’affidabilità di un sito. Conclusioni I risultati confermano il largo utilizzo del web come strumento per cercare informazioni sulla salute e per avere una seconda opinione. In un’ottica di comunicazione in sanità pubblica, il fatto che più di un terzo delle donne ritenga che il web migliori la propria salute e influenzi le loro abitudini è meritevole di attenzione.

Studio multicentrico su uso e percezione del Web nell’ambito della salute in un campione di donne italiane

L. BRUNELLI
;
2019-01-01

Abstract

Introduzione Dati recenti evidenziano che il 55% della popolazione usa internet per cercare informazioni sulla salute e il 77% lo ritiene uno strumento utile per migliorare le proprie conoscenze in tali argomenti. Da sottolineare inoltre il notevole aumento nell’utilizzo del web da parte delle donne che sono passate dal 43% nel 2011 al 74% nel 2016. In tale contesto, l’indagine “SEI Donna” (Salute E Internet per la Donna) si propone di indagare conoscenze, percezioni e modalità di utilizzo del web nell’ambito di varie tematiche inerenti la salute della donna nell’arco della vita. Materiali e metodi Uno studio multicentrico di tipo trasversale è stato condotto su un campione di donne italiane reclutate, tra marzo e giugno 2019, attraverso un questionario online. Risultati Sono stati raccolti 6.920 questionari. Il campione è costituito da donne con età media di 34 ± 13 anni, la maggior parte residente al Nord Italia (64%), il 56% sposate o conviventi, il 37% con figli, il 50% laureate e il 43% che studiano o lavorano in ambito sanitario. Un terzo delle donne circa (33%) segue gruppi social sulla salute. Il 68% delle donne cerca informazioni sulla fertilità e la contraccezione, il 34% sul parto, il 38% sul neonato e il 24% sulla menopausa. Il 31% del campione ha comprato prodotti per la salute online. La maggior parte delle donne (92%) crede nelle informazioni riportate dal medico specialista, meno nelle informazioni riportate dal medico di famiglia (78%). L’80% ripone fiducia nei siti istituzionali. Poche donne si fidano dei social media (4%) e dei siti non istituzionali (13%). Tuttavia, più di un terzo (34%) ritiene che le informazioni ricavate dal web migliorino la propria salute e influenzino le loro scelte. Interessante notare che il 52% cerca online una seconda opinione in seguito a una visita medica. Il motivo principale è la necessità di approfondimento (67%) e tuttavia non è trascurabile la percentuale di coloro che ritengono che le informazioni ricevute non siano esaustive (19%). Il 30% del campione non si ritiene in grado di valutare l’affidabilità di un sito. Conclusioni I risultati confermano il largo utilizzo del web come strumento per cercare informazioni sulla salute e per avere una seconda opinione. In un’ottica di comunicazione in sanità pubblica, il fatto che più di un terzo delle donne ritenga che il web migliori la propria salute e influenzi le loro abitudini è meritevole di attenzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1171890
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