Obiettivo primario della ricerca è l’edizione commentata della corrispondenza inedita (a parte alcuni minimi stralci) fra Michele Barbi ed Ernesto Giacomo Parodi, che si estende per ventisette anni (1895-1922) e consta nel complesso di 473 documenti manoscritti conservati nel Fondo Parodi dell’Archivio della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze e nel Fondo Barbi del Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore di Pisa. Il carteggio permette di illuminare un periodo cruciale per la storia della filologia e della critica dantesca, quasi incastonandosi tra la nascita della Società Dantesca Italiana (1888) e le celebrazioni del VI centenario della morte del Poeta (1921), e consente di ricostruire la fitta rete di relazioni e collaborazioni a livello nazionale e internazionale, in cui operarono, energicamente e originalmente, i due corrispondenti. La tesi è strutturata in tre sezioni. Nella prima, a una breve Premessa metodologica segue l’Introduzione, in cui si propone il racconto generale che emerge dalle missive; si ripercorre a grandi linee la temperie culturale degli anni in cui si snoda l’epistolario, offrendo in particolare un panorama degli studi danteschi dell’epoca e più approfonditamente l’apporto specifico dei due interlocutori e le tappe fondamentali delle loro ricerche. Si chiarisce soprattutto il loro metodo di indagine, volto sempre a risolvere, in genere in chiave interdisciplinare, concreti “problemi” dei testi. Gli ambiti più rilevanti che vengono alla luce nel carteggio riguardano l’officina editoriale del «Bullettino della Società Dantesca Italiana» (diretto prima da Barbi, dal 1893 al 1905, e successivamente da Parodi, dal 1906 al 1921); gli studi preparatori e il grande lavoro filologico di Barbi per l’imponente edizione critica della Vita nuova (1907); il lavoro di équipe, da lui stesso sapientemente e rigidamente diretto, in vista dell’allestimento dell’Edizione nazionale delle Opere di Dante (1921); gli studi di Parodi per l’edizione del Convivio e poi del Fiore e del Detto d’Amore (1922). Completa la prima parte una Nota ai testi, nella quale sono descritti i fondi archivistici che conservano i carteggi e la consistenza dei materiali manoscritti. Sono anche segnalate le 17 missive già parzialmente edite da Alfredo Stussi nel 1973, da Lida Maria Gonelli nel 1995 e da Amedeo Benedetti nel 2013. Seguono i criteri di trascrizione e un elenco delle abbreviazioni. La seconda parte, ovvero la sezione centrale della tesi, è costituita dall’ampia corrispondenza, pubblicata integralmente e corredata da un commento puntuale con i riferimenti utili a comprendere gli avvenimenti, l’intricato tessuto dei contatti fra gli studiosi, le fonti e le frequentissime citazioni bibliografiche, in particolare relative a recensioni, discussioni e approfondimenti destinati al «Bullettino della Società Dantesca Italiana». Di seguito sono disposte le 9 lettere delle quali non è stato possibile stabilire una datazione certa. La terza e ultima parte si compone di un’Appendice contenente una trentina di missive di coeve personalità degli studi, utili alla comprensione di alcune delle questioni affrontate e discusse da Barbi e Parodi. A conclusione, la Bibliografia, opportunamente suddivisa, e una serie di indici (della corrispondenza, dei manoscritti, dei luoghi danteschi, dei nomi).

Il carteggio Michele Barbi - Ernesto Giacomo Parodi (1895-1922). Personalità, studi e problemi verso la «Nuova filologia» / Paola Siano , 2018 Oct 26. 30. ciclo, Anno Accademico 2016/2017.

Il carteggio Michele Barbi - Ernesto Giacomo Parodi (1895-1922). Personalità, studi e problemi verso la «Nuova filologia»

SIANO, PAOLA
2018-10-26

Abstract

Obiettivo primario della ricerca è l’edizione commentata della corrispondenza inedita (a parte alcuni minimi stralci) fra Michele Barbi ed Ernesto Giacomo Parodi, che si estende per ventisette anni (1895-1922) e consta nel complesso di 473 documenti manoscritti conservati nel Fondo Parodi dell’Archivio della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze e nel Fondo Barbi del Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore di Pisa. Il carteggio permette di illuminare un periodo cruciale per la storia della filologia e della critica dantesca, quasi incastonandosi tra la nascita della Società Dantesca Italiana (1888) e le celebrazioni del VI centenario della morte del Poeta (1921), e consente di ricostruire la fitta rete di relazioni e collaborazioni a livello nazionale e internazionale, in cui operarono, energicamente e originalmente, i due corrispondenti. La tesi è strutturata in tre sezioni. Nella prima, a una breve Premessa metodologica segue l’Introduzione, in cui si propone il racconto generale che emerge dalle missive; si ripercorre a grandi linee la temperie culturale degli anni in cui si snoda l’epistolario, offrendo in particolare un panorama degli studi danteschi dell’epoca e più approfonditamente l’apporto specifico dei due interlocutori e le tappe fondamentali delle loro ricerche. Si chiarisce soprattutto il loro metodo di indagine, volto sempre a risolvere, in genere in chiave interdisciplinare, concreti “problemi” dei testi. Gli ambiti più rilevanti che vengono alla luce nel carteggio riguardano l’officina editoriale del «Bullettino della Società Dantesca Italiana» (diretto prima da Barbi, dal 1893 al 1905, e successivamente da Parodi, dal 1906 al 1921); gli studi preparatori e il grande lavoro filologico di Barbi per l’imponente edizione critica della Vita nuova (1907); il lavoro di équipe, da lui stesso sapientemente e rigidamente diretto, in vista dell’allestimento dell’Edizione nazionale delle Opere di Dante (1921); gli studi di Parodi per l’edizione del Convivio e poi del Fiore e del Detto d’Amore (1922). Completa la prima parte una Nota ai testi, nella quale sono descritti i fondi archivistici che conservano i carteggi e la consistenza dei materiali manoscritti. Sono anche segnalate le 17 missive già parzialmente edite da Alfredo Stussi nel 1973, da Lida Maria Gonelli nel 1995 e da Amedeo Benedetti nel 2013. Seguono i criteri di trascrizione e un elenco delle abbreviazioni. La seconda parte, ovvero la sezione centrale della tesi, è costituita dall’ampia corrispondenza, pubblicata integralmente e corredata da un commento puntuale con i riferimenti utili a comprendere gli avvenimenti, l’intricato tessuto dei contatti fra gli studiosi, le fonti e le frequentissime citazioni bibliografiche, in particolare relative a recensioni, discussioni e approfondimenti destinati al «Bullettino della Società Dantesca Italiana». Di seguito sono disposte le 9 lettere delle quali non è stato possibile stabilire una datazione certa. La terza e ultima parte si compone di un’Appendice contenente una trentina di missive di coeve personalità degli studi, utili alla comprensione di alcune delle questioni affrontate e discusse da Barbi e Parodi. A conclusione, la Bibliografia, opportunamente suddivisa, e una serie di indici (della corrispondenza, dei manoscritti, dei luoghi danteschi, dei nomi).
26-ott-2018
carteggi; Michele Barbi; Ernesto G. Parodi; filologia dantesca; storia degli studi
storia degli studi
Il carteggio Michele Barbi - Ernesto Giacomo Parodi (1895-1922). Personalità, studi e problemi verso la «Nuova filologia» / Paola Siano , 2018 Oct 26. 30. ciclo, Anno Accademico 2016/2017.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1196806
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