The research aimes to define the historical and cultural role of the Guidotti family at Bologna between sixteenth and eighteenth centuries; the main tools of research are the literature of the period and documents held by public and private archives.

Sin dal titolo emerge la doppia natura di questo lavoro, che vorrebbe essere storica e al contempo storico artistica. L’intento principale, infatti, è quello di definire un profilo sociale e culturale della famiglia Guidotti all’interno delle vicende cittadine. Il casato faceva parte dell’oligarchia felsinea sin dalle origini, quando nel XIV secolo fu istituita la magistratura cittadina dei Sedici Riformatori dalla quale nacque il Senato bolognese nel 1466. Si è quindi tracciata la storia e la genealogia della famiglia dalle origini al Settecento, concentrandosi su alcune delle sue figure principali, come Giovanni di Bartolomeo, legato ai Bentivoglio, Obizzo di Saulo, Cavaliere dell’Ordine di Malta, e Saulo di Fabio, importante mecenate. Lo studio dei Guidotti, pertanto, si inserisce all’interno di un filone di ricerca che nel corso degli ultimi vent’anni ha dato diversi risultati. Si tratta, cioè, dello studio delle famiglie senatorie bolognesi, indagate per la storia, la genealogia e l’iconografia. Da ciò emerge chiaramente la natura interdisciplinare di questo lavoro: il campo di indagine non è legato solamente al mecenatismo e alle committenze. È altresì necessario muoversi all’interno della storia, della filologia, della letteratura. La presenza dei Guidotti, infatti, è forte anche all’interno dello Studium e dei sodalizi letterari che nascono a partire dalla seconda metà del XVI secolo, come la celebre Accademia dei Gelati, o l’Accademia dei Ringiovaniti e l’Accademia del Piacere Onesto la cui esistenza è emersa da queste ricerche. L’interesse per le arti si manifesta soprattutto nel corso del Seicento, mentre Bologna si afferma come uno dei centri propulsori del mercato artistico, in concomitanza con la nascita di una scuola pittorica di primo piano che vede attive personalità del calibro di Guido Reni e del Guercino. I cantieri cittadini del palazzo senatorio e della cappella nella basilica di San Domenico sono di notevole interesse, in quanto vi lavorano alcuni tra i più importanti artisti del Cinque, Sei e Settecento emiliano. Vengono arricchiti la quadreria, il palazzo e le cappelle gentilizie; la committenza, inoltre, si intreccia con stretti rapporti personali tra membri della famiglia e celebri artisti, come l’amicizia tra il senatore Saulo e il pittore Guido Reni. Strumenti essenziali per la ricerca sono stati le fonti coeve e la bibliografia precedente; le fonti archivistiche, però, sono state la risorsa fondamentale per l’apporto di novità che hanno portato. L’analisi degli inventari, la lettura dei testamenti e lo studio di semplici “carte sparse” hanno consentito di incrementare informazioni sulle carriere di certi artisti o di confermare ipotesi. Hanno inoltre contribuito a indagare sulla presenza dei Guidotti nel Bolognese. Sono infatti stati individuati almeno tre palazzi di campagna e altrettanti oratori sottoposti al giuspatronato della famiglia. Sfruttando i fondi dell’Archivio di Stato di Bologna, di quello ecclesiastico di San Domenico e di quello privato Guidotti Magnani si è potuta definire una cronologia puntuale del cantiere della cappella Guidotti in San Domenico. Mancano, però, le notizie essenziali per poter ricostruire le vicende dei quindici Misteri del Rosario collocati sull’ancona: i documenti tacciono sugli anni e sugli autori. Si è pertanto deciso di dedicare un intero capitolo all’ancona, nel quale ripercorrere la fortuna critica delle quindici tele e proporre alcune attribuzioni. Lo studio delle raccolte dei Guidotti e quello delle tele del Rosario sono frutto di due differenti metodologie di studio, che si affiancano e si compensano. Da una parte è avvenuto lo spoglio dei documenti, dall’altra il confronto degli stili: due metodi che, insieme, sono alle origini della ricerca storico- artistica.

I Guidotti tra arte e società a Bologna (XVI-XVIII secolo) / Caterina Pascale Guidotti Magnani , 2018 Jul 03. 30. ciclo, Anno Accademico 2016/2017.

I Guidotti tra arte e società a Bologna (XVI-XVIII secolo)

PASCALE GUIDOTTI MAGNANI, CATERINA
2018-07-03

Abstract

The research aimes to define the historical and cultural role of the Guidotti family at Bologna between sixteenth and eighteenth centuries; the main tools of research are the literature of the period and documents held by public and private archives.
3-lug-2018
Sin dal titolo emerge la doppia natura di questo lavoro, che vorrebbe essere storica e al contempo storico artistica. L’intento principale, infatti, è quello di definire un profilo sociale e culturale della famiglia Guidotti all’interno delle vicende cittadine. Il casato faceva parte dell’oligarchia felsinea sin dalle origini, quando nel XIV secolo fu istituita la magistratura cittadina dei Sedici Riformatori dalla quale nacque il Senato bolognese nel 1466. Si è quindi tracciata la storia e la genealogia della famiglia dalle origini al Settecento, concentrandosi su alcune delle sue figure principali, come Giovanni di Bartolomeo, legato ai Bentivoglio, Obizzo di Saulo, Cavaliere dell’Ordine di Malta, e Saulo di Fabio, importante mecenate. Lo studio dei Guidotti, pertanto, si inserisce all’interno di un filone di ricerca che nel corso degli ultimi vent’anni ha dato diversi risultati. Si tratta, cioè, dello studio delle famiglie senatorie bolognesi, indagate per la storia, la genealogia e l’iconografia. Da ciò emerge chiaramente la natura interdisciplinare di questo lavoro: il campo di indagine non è legato solamente al mecenatismo e alle committenze. È altresì necessario muoversi all’interno della storia, della filologia, della letteratura. La presenza dei Guidotti, infatti, è forte anche all’interno dello Studium e dei sodalizi letterari che nascono a partire dalla seconda metà del XVI secolo, come la celebre Accademia dei Gelati, o l’Accademia dei Ringiovaniti e l’Accademia del Piacere Onesto la cui esistenza è emersa da queste ricerche. L’interesse per le arti si manifesta soprattutto nel corso del Seicento, mentre Bologna si afferma come uno dei centri propulsori del mercato artistico, in concomitanza con la nascita di una scuola pittorica di primo piano che vede attive personalità del calibro di Guido Reni e del Guercino. I cantieri cittadini del palazzo senatorio e della cappella nella basilica di San Domenico sono di notevole interesse, in quanto vi lavorano alcuni tra i più importanti artisti del Cinque, Sei e Settecento emiliano. Vengono arricchiti la quadreria, il palazzo e le cappelle gentilizie; la committenza, inoltre, si intreccia con stretti rapporti personali tra membri della famiglia e celebri artisti, come l’amicizia tra il senatore Saulo e il pittore Guido Reni. Strumenti essenziali per la ricerca sono stati le fonti coeve e la bibliografia precedente; le fonti archivistiche, però, sono state la risorsa fondamentale per l’apporto di novità che hanno portato. L’analisi degli inventari, la lettura dei testamenti e lo studio di semplici “carte sparse” hanno consentito di incrementare informazioni sulle carriere di certi artisti o di confermare ipotesi. Hanno inoltre contribuito a indagare sulla presenza dei Guidotti nel Bolognese. Sono infatti stati individuati almeno tre palazzi di campagna e altrettanti oratori sottoposti al giuspatronato della famiglia. Sfruttando i fondi dell’Archivio di Stato di Bologna, di quello ecclesiastico di San Domenico e di quello privato Guidotti Magnani si è potuta definire una cronologia puntuale del cantiere della cappella Guidotti in San Domenico. Mancano, però, le notizie essenziali per poter ricostruire le vicende dei quindici Misteri del Rosario collocati sull’ancona: i documenti tacciono sugli anni e sugli autori. Si è pertanto deciso di dedicare un intero capitolo all’ancona, nel quale ripercorrere la fortuna critica delle quindici tele e proporre alcune attribuzioni. Lo studio delle raccolte dei Guidotti e quello delle tele del Rosario sono frutto di due differenti metodologie di studio, che si affiancano e si compensano. Da una parte è avvenuto lo spoglio dei documenti, dall’altra il confronto degli stili: due metodi che, insieme, sono alle origini della ricerca storico- artistica.
genealogia; archivio; collezionismo; committenza; bologna
genealogy; archive; collectibles; commission; bologna
I Guidotti tra arte e società a Bologna (XVI-XVIII secolo) / Caterina Pascale Guidotti Magnani , 2018 Jul 03. 30. ciclo, Anno Accademico 2016/2017.
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