Le Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua (1681-1728) rappresentano ad oggi una fonte inesauribile di informazioni per le biografie degli artisti contemporanei a Filippo Baldinucci, attendibili per la descrizione delle opere, per le questioni legate alla committenza, per i passaggi di proprietà. Per questo, l’opera costituisce un imprescindibile punto di partenza per chi si occupa di Seicento e in particolare di Seicento fiorentino. La medesima fonte è tuttavia assai meno frequentata da chi studia i secoli precedenti, con particolare attenzione ai cosiddetti primitivi. L’obiettivo di questo studio sorge dunque dalla necessità di rivalutazione dell’operazione storiografica per la corposa parte dedicata agli artisti del Medioevo e del primo Rinascimento. La tesi che qui si presenta ha una natura ibrida: da una parte intende analizzare e comprendere, tramite casi-studio, la tanto disprezzata erudizione baldinucciana all’interno del contesto specifico di appartenenza, per trarne una più puntuale lezione storica; dall’altra ne sottolinea l’importanza legata strictu sensu all’arte medioevale e primo-rinascimentale. Il primo capitolo intende approfondire l’erudizione baldinucciana per il tramite della fitta maglia di contatti e relazioni intessuta all’interno del contesto fiorentino, al fine di ricostruire i legami che gli furono necessari al reperimento delle informazioni sui primitivi. Saranno dunque focalizzati i rapporti con l’entourage mediceo nelle dinamiche collezionistiche, nell’ambito della bibliofilia (con particolare attenzione alle raccolte manoscritte medicee) e delle accademie fiorentine del Cimento e della Crusca. Il secondo capitolo si sofferma sulle testimonianze manoscritte e archivistiche rintracciate nei profili dei primitivi, all’interno degli archivi pubblici – con particolare attenzione all’Archivio Generale – e privati. In tal senso saranno delineati i rapporti con la rete di archivisti, eruditi e bibliofili della Firenze di pieno Seicento. Il terzo e ultimo capitolo mira a condensare le valutazioni espresse in una contestualizzazione critica omogenea, focalizzata sulla questione metodologica, sulla composizione delle biografie e sul rapporto intercorso con il modello princeps vasariano. Un’ampia sezione è dedicata a una serie di tematiche trasversali (il rapporto con la tecnica, l’elemento stilistico, l’ interesse nei confronti della produzione scultorea e dello stato di conservazione delle “antiche memorie”), che vengono elaborate e rilette in relazione all’analisi della percezione dei primitivi nel più ampio contesto fiorentino seicentesco. In tal senso, si è scelto di dedicare un necessario e specifico approfondimento agli studi genealogici e alla metafora arborea. Una panoramica sulle edizioni critiche delle Notizie fornisce, infine, gli strumenti per comprendere la misura degli stravolgimenti apportati all’opera storiografica baldinucciana rispetto ai volumi originali. Per tale motivazione si è scelto con cognizione di causa di citare le Notizie nel corso dei tre capitoli rigorosamente nell’edizione originale (con le dovute segnalazioni da parte di Manni, Piacenza e Ranalli ove necessario). Le ricerche fornite, nate da un’urgente necessità di rivalutazione della corposa sezione dedicata ai primitivi nelle Notizie, auspico possano gettare le basi di un nuovo inquadramento critico, che riporti finalmente Baldinucci al centro dell’interesse degli studi sulla produzione artistica a monte dell’età moderna.

I primitivi nelle Notizie: ricerche per una nuova edizione critica / Mariaceleste Di Meo , 2022 Jul 06. 34. ciclo, Anno Accademico 2020/2021.

I primitivi nelle Notizie: ricerche per una nuova edizione critica

DI MEO, MARIACELESTE
2022-07-06

Abstract

Le Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua (1681-1728) rappresentano ad oggi una fonte inesauribile di informazioni per le biografie degli artisti contemporanei a Filippo Baldinucci, attendibili per la descrizione delle opere, per le questioni legate alla committenza, per i passaggi di proprietà. Per questo, l’opera costituisce un imprescindibile punto di partenza per chi si occupa di Seicento e in particolare di Seicento fiorentino. La medesima fonte è tuttavia assai meno frequentata da chi studia i secoli precedenti, con particolare attenzione ai cosiddetti primitivi. L’obiettivo di questo studio sorge dunque dalla necessità di rivalutazione dell’operazione storiografica per la corposa parte dedicata agli artisti del Medioevo e del primo Rinascimento. La tesi che qui si presenta ha una natura ibrida: da una parte intende analizzare e comprendere, tramite casi-studio, la tanto disprezzata erudizione baldinucciana all’interno del contesto specifico di appartenenza, per trarne una più puntuale lezione storica; dall’altra ne sottolinea l’importanza legata strictu sensu all’arte medioevale e primo-rinascimentale. Il primo capitolo intende approfondire l’erudizione baldinucciana per il tramite della fitta maglia di contatti e relazioni intessuta all’interno del contesto fiorentino, al fine di ricostruire i legami che gli furono necessari al reperimento delle informazioni sui primitivi. Saranno dunque focalizzati i rapporti con l’entourage mediceo nelle dinamiche collezionistiche, nell’ambito della bibliofilia (con particolare attenzione alle raccolte manoscritte medicee) e delle accademie fiorentine del Cimento e della Crusca. Il secondo capitolo si sofferma sulle testimonianze manoscritte e archivistiche rintracciate nei profili dei primitivi, all’interno degli archivi pubblici – con particolare attenzione all’Archivio Generale – e privati. In tal senso saranno delineati i rapporti con la rete di archivisti, eruditi e bibliofili della Firenze di pieno Seicento. Il terzo e ultimo capitolo mira a condensare le valutazioni espresse in una contestualizzazione critica omogenea, focalizzata sulla questione metodologica, sulla composizione delle biografie e sul rapporto intercorso con il modello princeps vasariano. Un’ampia sezione è dedicata a una serie di tematiche trasversali (il rapporto con la tecnica, l’elemento stilistico, l’ interesse nei confronti della produzione scultorea e dello stato di conservazione delle “antiche memorie”), che vengono elaborate e rilette in relazione all’analisi della percezione dei primitivi nel più ampio contesto fiorentino seicentesco. In tal senso, si è scelto di dedicare un necessario e specifico approfondimento agli studi genealogici e alla metafora arborea. Una panoramica sulle edizioni critiche delle Notizie fornisce, infine, gli strumenti per comprendere la misura degli stravolgimenti apportati all’opera storiografica baldinucciana rispetto ai volumi originali. Per tale motivazione si è scelto con cognizione di causa di citare le Notizie nel corso dei tre capitoli rigorosamente nell’edizione originale (con le dovute segnalazioni da parte di Manni, Piacenza e Ranalli ove necessario). Le ricerche fornite, nate da un’urgente necessità di rivalutazione della corposa sezione dedicata ai primitivi nelle Notizie, auspico possano gettare le basi di un nuovo inquadramento critico, che riporti finalmente Baldinucci al centro dell’interesse degli studi sulla produzione artistica a monte dell’età moderna.
6-lug-2022
I primitivi nelle Notizie: ricerche per una nuova edizione critica / Mariaceleste Di Meo , 2022 Jul 06. 34. ciclo, Anno Accademico 2020/2021.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
tesi definitiva DI MEO.pdf

Open Access dal 07/01/2024

Descrizione: I primitivi nelle Notizie: ricerche per una nuova edizione critica
Licenza: Creative commons
Dimensione 265.61 MB
Formato Adobe PDF
265.61 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1232224
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact