Il progetto “Mi.Di.Fen.Do.: uso di MIcrorganismi nella DIfesa della vite contro la FlavEsceNza DOrata” è un progetto finanziato dal fondo PSR della Regione Veneto nell’ambito della Mis. 16.1.1 “Costituzione e gestione dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”. Esso parte dalla necessità di trovare soluzioni innovative e sostenibili alla malattia della Flavescenza dorata (FD), grave fitopatia che negli anni ’80 -‘90 ha causato gravissime perdite in Veneto, e che nell’ultimo quinquennio ha manifestato recrudescenze in diversi areali viticoli del Nord Italia. L’obiettivo del progetto è di trovare un metodo preventivo nella lotta alla FD, sfruttando la capacità di alcuni composti naturali, come quelli prodotti da microrganismi presenti nella rizosfera, di fungere da elicitori delle difese della pianta. In particolare, la sperimentazione si propone di valutare l’effetto che l’applicazione di MVOCs (composti organici volatili prodotti da microrganismi) e degli stessi microrganismi produttori potrebbe avere nel ridurre il tasso di infezione da parte del fitoplasma della FD. La ricerca prevede di approfondire gli MVOCs strettamente legati all’attivazione della via di difesa dello jasmonato, che pare implicata nel contrastare sia l’attacco da parte dei vettori sia l’infezione da parte del fitoplasma. Il progetto, di durata triennale, ha previsto la selezione di alcuni MVOCs già noti in bibliografia per la proprietà di stimolare meccanismi di difesa dipendenti dallo jasmonato, che sono stati poi sperimentati su barbatelle di varietà Chardonnay al fine di verificare l’effetto sia sul fitoplasma sia sull’insetto vettore della FD, la cicalina Scaphoideus titanus. Il primo anno di sperimentazione ha previsto la valutazione degli MVOCs selezionati (2,3 butandiolo, tridecano e m-cresolo) e la definizione della loro modalità di somministrazione (spray, irrigazione e nebulizzazione). L’analisi dell’espressione genica, in campioni raccolti prima e dopo il trattamento, ha permesso di verificare l’attivazione di alcuni geni della via dello jasmonato in piante irrigate con 2,3 butandiolo e in piante nebulizzate con tridecano. Il trattamento con mcresolo ha invece mostrato effetti di fitotossicità. Nel 2020 e 2021 è stata valutata la capacità degli MVOCs scelti nel controllo della diffusione della FD su barbatelle preventivamente trattate e sulle quali è stata indotta l’infezione tramite l’utilizzo di esemplari di S. titanus infettivi. Inoltre, nel 2020 è stato verificato l’effetto indiretto sul vettore applicando preventivamente gli MVOCs su barbatelle, sulle quali successivamente sono stati messi ad alimentarsi alcuni esemplari del vettore. Nel 2021, invece, prove in piastra hanno permesso di osservare eventuali effetti diretti delle molecole sull’insetto. I risultati finora ottenuti non hanno mostrato effetti significativi sulla mortalità né sulla fertilità del vettore, anche alcune osservazioni andrebbero approfondite. Per quanto riguarda, invece, la capacità degli MVOCs selezionati di contenere l’infezione da FD nelle barbatelle inoculate, i rilievi che verranno effettuati nella prossima stagione vegetativa saranno cruciali. I risultati che deriveranno da questo progetto daranno nuove indicazioni nella lotta alla malattia, ma saranno necessari ulteriori sperimentazioni in pieno campo.

Progetto Mi.Di.Fen.Do.: risultati preliminari di applicazione di MVOCs su barbatelle.

Sofia Casarin;
2022-01-01

Abstract

Il progetto “Mi.Di.Fen.Do.: uso di MIcrorganismi nella DIfesa della vite contro la FlavEsceNza DOrata” è un progetto finanziato dal fondo PSR della Regione Veneto nell’ambito della Mis. 16.1.1 “Costituzione e gestione dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”. Esso parte dalla necessità di trovare soluzioni innovative e sostenibili alla malattia della Flavescenza dorata (FD), grave fitopatia che negli anni ’80 -‘90 ha causato gravissime perdite in Veneto, e che nell’ultimo quinquennio ha manifestato recrudescenze in diversi areali viticoli del Nord Italia. L’obiettivo del progetto è di trovare un metodo preventivo nella lotta alla FD, sfruttando la capacità di alcuni composti naturali, come quelli prodotti da microrganismi presenti nella rizosfera, di fungere da elicitori delle difese della pianta. In particolare, la sperimentazione si propone di valutare l’effetto che l’applicazione di MVOCs (composti organici volatili prodotti da microrganismi) e degli stessi microrganismi produttori potrebbe avere nel ridurre il tasso di infezione da parte del fitoplasma della FD. La ricerca prevede di approfondire gli MVOCs strettamente legati all’attivazione della via di difesa dello jasmonato, che pare implicata nel contrastare sia l’attacco da parte dei vettori sia l’infezione da parte del fitoplasma. Il progetto, di durata triennale, ha previsto la selezione di alcuni MVOCs già noti in bibliografia per la proprietà di stimolare meccanismi di difesa dipendenti dallo jasmonato, che sono stati poi sperimentati su barbatelle di varietà Chardonnay al fine di verificare l’effetto sia sul fitoplasma sia sull’insetto vettore della FD, la cicalina Scaphoideus titanus. Il primo anno di sperimentazione ha previsto la valutazione degli MVOCs selezionati (2,3 butandiolo, tridecano e m-cresolo) e la definizione della loro modalità di somministrazione (spray, irrigazione e nebulizzazione). L’analisi dell’espressione genica, in campioni raccolti prima e dopo il trattamento, ha permesso di verificare l’attivazione di alcuni geni della via dello jasmonato in piante irrigate con 2,3 butandiolo e in piante nebulizzate con tridecano. Il trattamento con mcresolo ha invece mostrato effetti di fitotossicità. Nel 2020 e 2021 è stata valutata la capacità degli MVOCs scelti nel controllo della diffusione della FD su barbatelle preventivamente trattate e sulle quali è stata indotta l’infezione tramite l’utilizzo di esemplari di S. titanus infettivi. Inoltre, nel 2020 è stato verificato l’effetto indiretto sul vettore applicando preventivamente gli MVOCs su barbatelle, sulle quali successivamente sono stati messi ad alimentarsi alcuni esemplari del vettore. Nel 2021, invece, prove in piastra hanno permesso di osservare eventuali effetti diretti delle molecole sull’insetto. I risultati finora ottenuti non hanno mostrato effetti significativi sulla mortalità né sulla fertilità del vettore, anche alcune osservazioni andrebbero approfondite. Per quanto riguarda, invece, la capacità degli MVOCs selezionati di contenere l’infezione da FD nelle barbatelle inoculate, i rilievi che verranno effettuati nella prossima stagione vegetativa saranno cruciali. I risultati che deriveranno da questo progetto daranno nuove indicazioni nella lotta alla malattia, ma saranno necessari ulteriori sperimentazioni in pieno campo.
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