Questo lavoro di ricerca si propone di indagare la nascita dei primi musei d’arte moderna e contemporanea in Italia tra gli anni Novanta e Duemila, nell’epoca in cui si diffusero i cosiddetti supermusei. Il tema principale su cui si intende focalizzare la presente tesi è la modalità con cui i diversi protagonisti sulla scena museale hanno voluto stabilire, almeno nelle intenzioni iniziali, un rapporto stretto e nuovo tra le loro istituzioni e con le città di insediamento. Si è perciò approfondito il rapporto tra i musei e gli artisti, in particolar modo riguardo a commissioni d’arte appositamente pensate per lo spazio urbano. Per questo motivo, nei capitoli introduttivi, si è inteso delineare le caratteristiche del contesto museale internazionale, concentrandosi soprattutto sul periodo di vent’anni intercorso tra l’apertura al pubblico del Centre Pompidou nel 1977 e quella del Museo Guggenheim di Bilbao nel 1997. Quindi è stato preso in considerazione anche il fenomeno dei giardini museali all’aperto nonché la serie di iniziative di arte nello spazio pubblico portate avanti dalle istituzioni museali, con una netta influenza anche sulla relazione tra museo e città. Il cuore del lavoro è stata però l’indagine di quattro casi-studio selezionati per la loro diversità tipologica di ambizioni e dimensioni, così da offrire insieme un quadro completo delle caratteristiche di un periodo significativo della storia museale ed artistica del nostro paese: due supermusei, il MART a Rovereto e il MAXXI a Roma, e due musei di dimensione locale, il Museion a Bolzano e Casa Cavazzini a Udine. Le quattro istituzioni hanno avuto in comune, al momento della loro genesi, l’essere individuate come perni di un rinnovamento cittadino, sia in senso urbano che in senso culturale e artistico. Se il MART e il MAXXI sono divenuti sia a livello architettonico che a livello simbolico dei nuovi punti di riferimento per le città e il territorio, venendo a colmare una lacuna museale italiana nei confronti dell’arte contemporanea, musei locali come Museion e Casa Cavazzini, nelle loro sedi rinnovate, hanno reso possibile nelle città italiane una crescita di interesse nei confronti dell’arte a noi più recente, che si è sempre più voluta integrare nella vita quotidiana e nell’identità collettiva.

Arte contemporanea, supermusei e città in Italia tra anni Ottanta e Duemila MART, Casa Cavazzini, MAXXI, Museion / William Cortes Casarrubios , 2023 Jun 22. 35. ciclo, Anno Accademico 2021/2022.

Arte contemporanea, supermusei e città in Italia tra anni Ottanta e Duemila MART, Casa Cavazzini, MAXXI, Museion

CORTES CASARRUBIOS, WILLIAM
2023-06-22

Abstract

Questo lavoro di ricerca si propone di indagare la nascita dei primi musei d’arte moderna e contemporanea in Italia tra gli anni Novanta e Duemila, nell’epoca in cui si diffusero i cosiddetti supermusei. Il tema principale su cui si intende focalizzare la presente tesi è la modalità con cui i diversi protagonisti sulla scena museale hanno voluto stabilire, almeno nelle intenzioni iniziali, un rapporto stretto e nuovo tra le loro istituzioni e con le città di insediamento. Si è perciò approfondito il rapporto tra i musei e gli artisti, in particolar modo riguardo a commissioni d’arte appositamente pensate per lo spazio urbano. Per questo motivo, nei capitoli introduttivi, si è inteso delineare le caratteristiche del contesto museale internazionale, concentrandosi soprattutto sul periodo di vent’anni intercorso tra l’apertura al pubblico del Centre Pompidou nel 1977 e quella del Museo Guggenheim di Bilbao nel 1997. Quindi è stato preso in considerazione anche il fenomeno dei giardini museali all’aperto nonché la serie di iniziative di arte nello spazio pubblico portate avanti dalle istituzioni museali, con una netta influenza anche sulla relazione tra museo e città. Il cuore del lavoro è stata però l’indagine di quattro casi-studio selezionati per la loro diversità tipologica di ambizioni e dimensioni, così da offrire insieme un quadro completo delle caratteristiche di un periodo significativo della storia museale ed artistica del nostro paese: due supermusei, il MART a Rovereto e il MAXXI a Roma, e due musei di dimensione locale, il Museion a Bolzano e Casa Cavazzini a Udine. Le quattro istituzioni hanno avuto in comune, al momento della loro genesi, l’essere individuate come perni di un rinnovamento cittadino, sia in senso urbano che in senso culturale e artistico. Se il MART e il MAXXI sono divenuti sia a livello architettonico che a livello simbolico dei nuovi punti di riferimento per le città e il territorio, venendo a colmare una lacuna museale italiana nei confronti dell’arte contemporanea, musei locali come Museion e Casa Cavazzini, nelle loro sedi rinnovate, hanno reso possibile nelle città italiane una crescita di interesse nei confronti dell’arte a noi più recente, che si è sempre più voluta integrare nella vita quotidiana e nell’identità collettiva.
22-giu-2023
MUSEI; MUSEION; CASA CAVAZZINI; MART; MAXXI
MUSEUMS; MART; MUSEION; CASA CAVAZZINI; MAXXI
Arte contemporanea, supermusei e città in Italia tra anni Ottanta e Duemila MART, Casa Cavazzini, MAXXI, Museion / William Cortes Casarrubios , 2023 Jun 22. 35. ciclo, Anno Accademico 2021/2022.
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Descrizione: Arte contemporanea, supermusei e città in Italia tra anni Ottanta e Duemila
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