Una notevole parte degli studi e dei programmi educativi, che in passato si sono rivolti alle persone disabili, ha trascurato la dimensione del tempo libero. Si riteneva che altre problematiche (riabilitazione, scuola, inserimento lavorativo, ecc.) fossero più urgenti per garantire un soddisfacente livello di benessere alle persone con handicap. Ultimamente, si sta assistendo ad un cambiamento di direzione. L’integrazione della persona disabile viene cioè percepita oggi secondo la prospettiva del miglioramento della qualità della vita: sarebbe allora contraddittorio trascurare un ambito così importante per il benessere soggettivo delle persone, quale appunto il tempo libero. E’ opportuno quindi collocare il problema del tempo libero al centro di qualsiasi progetto di formazione e di integrazione della persona con disabilità fisica e/o cognitiva (Adkins e Matson, 1980). La ragione di ciò risiede nell’accezione, proposta nel volume, di tempo libero come strumento di socializzazione e di sviluppo della personalità in tutte le sue dimensioni: cognitiva, affettiva, comportamentale.

Mi insegni a giocare? Strategie per insegnare abilità ludico-ricreative a bambini disabili

FEDELI, Daniele;TAMBURRI, Donatella
2005-01-01

Abstract

Una notevole parte degli studi e dei programmi educativi, che in passato si sono rivolti alle persone disabili, ha trascurato la dimensione del tempo libero. Si riteneva che altre problematiche (riabilitazione, scuola, inserimento lavorativo, ecc.) fossero più urgenti per garantire un soddisfacente livello di benessere alle persone con handicap. Ultimamente, si sta assistendo ad un cambiamento di direzione. L’integrazione della persona disabile viene cioè percepita oggi secondo la prospettiva del miglioramento della qualità della vita: sarebbe allora contraddittorio trascurare un ambito così importante per il benessere soggettivo delle persone, quale appunto il tempo libero. E’ opportuno quindi collocare il problema del tempo libero al centro di qualsiasi progetto di formazione e di integrazione della persona con disabilità fisica e/o cognitiva (Adkins e Matson, 1980). La ragione di ciò risiede nell’accezione, proposta nel volume, di tempo libero come strumento di socializzazione e di sviluppo della personalità in tutte le sue dimensioni: cognitiva, affettiva, comportamentale.
2005
887436041X
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