Nella cultura estetica e scientifica dell'età dei Lumi, la spiegazione e la rappresentazione delle passioni assumono un ruolo centrale per l'indagine sulla natura umana. Il tema costituisce anzi un luogo d'incontro privilegiato per la discussione di problemi quali il rapporto uomo-animali, la natura della sensibilità, le relazioni fra strutture nervose e fenomeni mentali, fino al rapporto fra normalità e follia. Attraverso la ricognizione di testi filosofici e scientifici, dalle teorie della pittura dell'età cartesiana (Le Brun, Cureau de la Chambre) alle teorie fisiognomiche di Lavater, e alla riflessione del tardo illuminismo sulle passioni come criteri diagnostici delle diverse patologie psichiche (Pinel, Esquirol, Chiarugi), il saggio documenta la concezione diffusa delle passioni come espressioni di sentimenti comuni al genere umano, e non delle tendenze "degenerative" più tardi teorizzate dall'antropologia positivistica dell'Ottocento.
Le figure delle passioni
GIUNTINI, Chiara
2006-01-01
Abstract
Nella cultura estetica e scientifica dell'età dei Lumi, la spiegazione e la rappresentazione delle passioni assumono un ruolo centrale per l'indagine sulla natura umana. Il tema costituisce anzi un luogo d'incontro privilegiato per la discussione di problemi quali il rapporto uomo-animali, la natura della sensibilità, le relazioni fra strutture nervose e fenomeni mentali, fino al rapporto fra normalità e follia. Attraverso la ricognizione di testi filosofici e scientifici, dalle teorie della pittura dell'età cartesiana (Le Brun, Cureau de la Chambre) alle teorie fisiognomiche di Lavater, e alla riflessione del tardo illuminismo sulle passioni come criteri diagnostici delle diverse patologie psichiche (Pinel, Esquirol, Chiarugi), il saggio documenta la concezione diffusa delle passioni come espressioni di sentimenti comuni al genere umano, e non delle tendenze "degenerative" più tardi teorizzate dall'antropologia positivistica dell'Ottocento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.