Da Telmon 1992 in avanti, è invalso l'uso di designare con il termine eteroglossia interna una peculiare tipologia di idiomi praticati in genere da comunità ridislocate lontano dalle proprie sedi originarie a seguito di processi di migrazione interna: ogni qual volta tale ridislocazione determini la formazione di una collettività la cui parlata diverga dalla compagine linguistica circostante e i cui locutori siano animati dalla volontà di salvaguardare la loro identità, si vengono a creare le condizioni di una alterità funzionalmente parificabile ad una condizione minoritaria. Il caso più vistoso concerne i tabarchini di Sardegna e i galloitalici del Meridione (Sicilia e Basilicata), due comunità in possesso dei presupposti di specificità linguistica, antico insediamento e senso di appartenenza compatibili con lo status di lingua minoritaria.
Le eteroglossie interne. Aspetti e problemi
ORIOLES, Vincenzo;
2005-01-01
Abstract
Da Telmon 1992 in avanti, è invalso l'uso di designare con il termine eteroglossia interna una peculiare tipologia di idiomi praticati in genere da comunità ridislocate lontano dalle proprie sedi originarie a seguito di processi di migrazione interna: ogni qual volta tale ridislocazione determini la formazione di una collettività la cui parlata diverga dalla compagine linguistica circostante e i cui locutori siano animati dalla volontà di salvaguardare la loro identità, si vengono a creare le condizioni di una alterità funzionalmente parificabile ad una condizione minoritaria. Il caso più vistoso concerne i tabarchini di Sardegna e i galloitalici del Meridione (Sicilia e Basilicata), due comunità in possesso dei presupposti di specificità linguistica, antico insediamento e senso di appartenenza compatibili con lo status di lingua minoritaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.