La sezione introduttiva ricostruisce la storia della ricerca sulle interferenze russe nella lingua italiana facendo notare che la portata complessiva di tali influenze è stata largamente sottovalutata. In effetti sia durante la età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d'ottobre e la dissoluzione dell'Unione Sovietica (1917-1991), sono circolate non poche espressioni direttamente o indirettamente riconducibili ad antefatti russi: i progressi della lessicografia e la crescente diffusione dei repertori informatizzati permettono di basare l'affermazioni su dati oggettivabili collocando il russo al settimo posto nella classifica degli apporti esogeni al lessico italiano, dopo l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, l'arabo, il provenzale ma prima, per fare solo qualche esempio, del portoghese e del longobardo. Il lavoro prosegue con una classificazione tipologica delle diverse forme di ‘contatto’: intanto viene riproposta l'ormai classica distinzione tra i russismi storici (generalmente realia) e i cosiddetti sovietismi; inoltre si attira l'attenzione sulle numerose interferenze ‘invisibili’ che si manifestano sotto forma di calco o di ‘prestito camuffato’. Notevole è poi lo spazio riservato allo sviluppo di estensioni semantiche e degli usi figurati e connotati cui vanno incontro molte voci, da disgelo a trasparenza, da stacanovismo a nomenklatura; infine si esplora il campo delle possibili ripercussioni strutturali e qui il russo gioca un ruolo nella formazione di acronimi e varie forme di abbreviazione lessicale e nell’induzione di elementi formativi, a cominciare dal -nik di sputnik. La seconda parte dell’opera comprende un lessico comprensivo di tutte quelle formazioni di origine russa, si tratti di russismi storici o di sovietismi, che abbiano lasciato una traccia nella pratica comunicativa della lingua italiana. Per ciascuna forma viene individuato l’antefatto in lingua russa e il relativo esito in italiano confrontato con le corrispondenze nelle principali tradizioni europee occidentali, si ripercorrono le vicende che governano il processo di mutuazione e si propone una valutazione tipologica nella cornice della tassonomia delle relazioni interlinguistiche.
I russismi nella lingua italiana. Con particolare riguardo ai sovietismi
ORIOLES, Vincenzo
2006-01-01
Abstract
La sezione introduttiva ricostruisce la storia della ricerca sulle interferenze russe nella lingua italiana facendo notare che la portata complessiva di tali influenze è stata largamente sottovalutata. In effetti sia durante la età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d'ottobre e la dissoluzione dell'Unione Sovietica (1917-1991), sono circolate non poche espressioni direttamente o indirettamente riconducibili ad antefatti russi: i progressi della lessicografia e la crescente diffusione dei repertori informatizzati permettono di basare l'affermazioni su dati oggettivabili collocando il russo al settimo posto nella classifica degli apporti esogeni al lessico italiano, dopo l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, l'arabo, il provenzale ma prima, per fare solo qualche esempio, del portoghese e del longobardo. Il lavoro prosegue con una classificazione tipologica delle diverse forme di ‘contatto’: intanto viene riproposta l'ormai classica distinzione tra i russismi storici (generalmente realia) e i cosiddetti sovietismi; inoltre si attira l'attenzione sulle numerose interferenze ‘invisibili’ che si manifestano sotto forma di calco o di ‘prestito camuffato’. Notevole è poi lo spazio riservato allo sviluppo di estensioni semantiche e degli usi figurati e connotati cui vanno incontro molte voci, da disgelo a trasparenza, da stacanovismo a nomenklatura; infine si esplora il campo delle possibili ripercussioni strutturali e qui il russo gioca un ruolo nella formazione di acronimi e varie forme di abbreviazione lessicale e nell’induzione di elementi formativi, a cominciare dal -nik di sputnik. La seconda parte dell’opera comprende un lessico comprensivo di tutte quelle formazioni di origine russa, si tratti di russismi storici o di sovietismi, che abbiano lasciato una traccia nella pratica comunicativa della lingua italiana. Per ciascuna forma viene individuato l’antefatto in lingua russa e il relativo esito in italiano confrontato con le corrispondenze nelle principali tradizioni europee occidentali, si ripercorrono le vicende che governano il processo di mutuazione e si propone una valutazione tipologica nella cornice della tassonomia delle relazioni interlinguistiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.