Lo studio dello sviluppo socio-affettivo e della psicopatologia nelle persone con deficit cognitivo è recente. L’insieme di queste difficoltà richiede allora l’utilizzo di modelli di analisi più articolati di quelli impiegati in passato, quando tutte le difficoltà emotive e comportamentali delle persone con disabilità cognitiva venivano riportate, in base ad un meccanismo eccessivamente semplicistico, al deficit intellettivo. A livello emotivo si rilevano spesso, nelle persone con disabilità, uno scarso autocontrollo delle emozioni, una limitata tolleranza delle frustrazioni ed un’espressione emotiva indadeguata (caratterizzata da eccessiva passività, ovvero da forte intensità). Tutti questi limiti, rinvenibili in diverse sindromi, possono fortemente incidere sulla performance cognitiva della persona con ritardo mentale, ostacolando in misura rilevante l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo, nonché il benessere psicologico. In assenza di un intervento riabilitativo tempestivo, queste difficoltà possono evolvere verso disturbi emotivi chiaramente strutturati, compromettendo ulteriormente qualsiasi possibilità di recupero cognitivo e comportamentale. Pertanto, la valutazione precoce e l’intervento efficace sulla psicopatologia dell’handicap si presentano come due sfide riabilitative non ulteriormente rinviabili. Nella prima parte del volume vengono descritti quattro disturbi, ampiamente presenti nei soggetti con deficit cognitivo, e precisamente: le condotte aggressive; il comportamento iperattivo; i disturbi ansiosi; le sindromi depressive. Per ognuno di essi sono discusse le ipotesi esplicative più attendibili scientificamente. Inoltre, vengono analizzati gli strumenti d’assessment e le strategie d’intervento riabilitativo più aggiornate ed efficaci, con un particolare riguardo ai soggetti in età evolutiva ed al loro inserimento in contesti scolastici. Nella seconda parte del volume, invece, viene dato ampio spazio all’insegnamento di quelle abilità comunicative, sociali ed emozionali, il cui possesso può costituire sia un fattore di protezione nei confronti dei disturbi psicologici descritti, sia un elemento di recupero, in presenza di una patologia conclamata. I tre capitolo finali sono corredati di specifici curricoli orientati all’insegnamento delle suddette abilità ed utilizzabili in contesti differenti: a scuola, a casa, al centro riabilitativo, ecc.
Lo sviluppo socio-emotivo. Percorsi teorico-pratici per bambini in difficoltà
FEDELI, Daniele
2005-01-01
Abstract
Lo studio dello sviluppo socio-affettivo e della psicopatologia nelle persone con deficit cognitivo è recente. L’insieme di queste difficoltà richiede allora l’utilizzo di modelli di analisi più articolati di quelli impiegati in passato, quando tutte le difficoltà emotive e comportamentali delle persone con disabilità cognitiva venivano riportate, in base ad un meccanismo eccessivamente semplicistico, al deficit intellettivo. A livello emotivo si rilevano spesso, nelle persone con disabilità, uno scarso autocontrollo delle emozioni, una limitata tolleranza delle frustrazioni ed un’espressione emotiva indadeguata (caratterizzata da eccessiva passività, ovvero da forte intensità). Tutti questi limiti, rinvenibili in diverse sindromi, possono fortemente incidere sulla performance cognitiva della persona con ritardo mentale, ostacolando in misura rilevante l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo, nonché il benessere psicologico. In assenza di un intervento riabilitativo tempestivo, queste difficoltà possono evolvere verso disturbi emotivi chiaramente strutturati, compromettendo ulteriormente qualsiasi possibilità di recupero cognitivo e comportamentale. Pertanto, la valutazione precoce e l’intervento efficace sulla psicopatologia dell’handicap si presentano come due sfide riabilitative non ulteriormente rinviabili. Nella prima parte del volume vengono descritti quattro disturbi, ampiamente presenti nei soggetti con deficit cognitivo, e precisamente: le condotte aggressive; il comportamento iperattivo; i disturbi ansiosi; le sindromi depressive. Per ognuno di essi sono discusse le ipotesi esplicative più attendibili scientificamente. Inoltre, vengono analizzati gli strumenti d’assessment e le strategie d’intervento riabilitativo più aggiornate ed efficaci, con un particolare riguardo ai soggetti in età evolutiva ed al loro inserimento in contesti scolastici. Nella seconda parte del volume, invece, viene dato ampio spazio all’insegnamento di quelle abilità comunicative, sociali ed emozionali, il cui possesso può costituire sia un fattore di protezione nei confronti dei disturbi psicologici descritti, sia un elemento di recupero, in presenza di una patologia conclamata. I tre capitolo finali sono corredati di specifici curricoli orientati all’insegnamento delle suddette abilità ed utilizzabili in contesti differenti: a scuola, a casa, al centro riabilitativo, ecc.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.