Il testo ha come oggetto il percorso imprenditoriale ed imprenditivo di Massimo Colomban, un rappresentante emblemantico del contesto imprenditoriale, economico e sociale denominato Nord-Est, e della sua principale impresa la Permansteelisa S.p.A. L’analisi sdi tipo descrittivo-induttivo si compone di una parte descrittiva e di una interpretatico metodologiche. Nella prima, nel clima del periodo che va dalla fine degli anni ’60 al 2000, si cdescrive la prospettiva dell’imprenditore che partendo da un’impresa di serramenti, come tante altre in quel periodo nella Marca Trevigiana, si trasforma in un eccellente ed esclusivo “sarto dei grattaceli” - secondo la felice metafora dello stesso imprenditore – un sarto capace di interagire con gli stilisti, ovvero con gli architetti, che lanciano le mode in questo segmento di architettura; attraverso tale percorso l’impresa è il protagonista principale della riconfigurazione del settore in cui opera. Nel corso del volume, seconda parte, si analizzano la storia imprenditoriale e di impresa utilizzando le chiavi di lettura che l’economia aziendale e in particolare la dottrina strategica, econmico-gestionale ed organizzativa offrono allo studioso per interpretare la realtà e per trarre dalla stessa utili generalizzazioni. Tali generalizzazioni possono appartenere all’ambito analitico: della strategia competitiva adottata con l’esplicitazione del vantaggio su cui si fonda la definizione del “posizionamento creativo” dell’azienda nel mercato tale da concorrere a trasformare il settore; dell’analisi dei collegamenti, veramente innovativi, degli attori della costellazione del valore (fornitori, architetti e buyer); dell’esame delle politiche di gestione del personale e di incentivazione dello stesso connesso con la presentazione degli modelli di governance innovativi nella costellazioni di società create. Un elemento di necessaria evidenziazione è il modello di impresa che è stato messo a punto dall’imprenditore, un modello che ha consentito una crescita impetuosa per acquisizioni in contesti nazionali vari e varianbili e nello stesso tempo ha smentito l’approccio classico, seguito dagli imprenditori-fondatori, di non abbandonare la propria creatura, meno che mai quando questa abbia raggiunto una certa dimensione e sia in forte sviluppo. E’ un modello a rete, ma che a differenza delle reti di tipo contrattuale, adotta il principio della gerarchia e applica la proprietà diffusa tra i principali collaboratori. E’ una forma di stock option, ante litteram, che consente all’imprenditore, nella crescita tumultuosa che contraddistingue l’azienda, di stimolare una imprenditorialità interna e di trovare una ulteriore fonte di finanziamento. La quotazione in borsa, prima a Singapore e poi a Milano, è la soluzione necessaria per non vincolare l’azienda nel suo sviluppo futuro, ma anche per dare ai manager la possibilità, se del caso, di vendere facilmente le proprie azioni. Il risvolto di questa strategia organizzativa e di questa politica verso il personale non poteva che essere il progressivo allontanamento dell’imprenditore, prima dalla gestione operativa e poi dalla governance fino alla decisione di uscire definitivamente dall’azienda e a trovare una nuova fonte di impegno esterno all’impresa.

MASSIMO COLOMBAN E LA PERMASTEELISA 1974-2001

MORETTI, Andrea;
2004-01-01

Abstract

Il testo ha come oggetto il percorso imprenditoriale ed imprenditivo di Massimo Colomban, un rappresentante emblemantico del contesto imprenditoriale, economico e sociale denominato Nord-Est, e della sua principale impresa la Permansteelisa S.p.A. L’analisi sdi tipo descrittivo-induttivo si compone di una parte descrittiva e di una interpretatico metodologiche. Nella prima, nel clima del periodo che va dalla fine degli anni ’60 al 2000, si cdescrive la prospettiva dell’imprenditore che partendo da un’impresa di serramenti, come tante altre in quel periodo nella Marca Trevigiana, si trasforma in un eccellente ed esclusivo “sarto dei grattaceli” - secondo la felice metafora dello stesso imprenditore – un sarto capace di interagire con gli stilisti, ovvero con gli architetti, che lanciano le mode in questo segmento di architettura; attraverso tale percorso l’impresa è il protagonista principale della riconfigurazione del settore in cui opera. Nel corso del volume, seconda parte, si analizzano la storia imprenditoriale e di impresa utilizzando le chiavi di lettura che l’economia aziendale e in particolare la dottrina strategica, econmico-gestionale ed organizzativa offrono allo studioso per interpretare la realtà e per trarre dalla stessa utili generalizzazioni. Tali generalizzazioni possono appartenere all’ambito analitico: della strategia competitiva adottata con l’esplicitazione del vantaggio su cui si fonda la definizione del “posizionamento creativo” dell’azienda nel mercato tale da concorrere a trasformare il settore; dell’analisi dei collegamenti, veramente innovativi, degli attori della costellazione del valore (fornitori, architetti e buyer); dell’esame delle politiche di gestione del personale e di incentivazione dello stesso connesso con la presentazione degli modelli di governance innovativi nella costellazioni di società create. Un elemento di necessaria evidenziazione è il modello di impresa che è stato messo a punto dall’imprenditore, un modello che ha consentito una crescita impetuosa per acquisizioni in contesti nazionali vari e varianbili e nello stesso tempo ha smentito l’approccio classico, seguito dagli imprenditori-fondatori, di non abbandonare la propria creatura, meno che mai quando questa abbia raggiunto una certa dimensione e sia in forte sviluppo. E’ un modello a rete, ma che a differenza delle reti di tipo contrattuale, adotta il principio della gerarchia e applica la proprietà diffusa tra i principali collaboratori. E’ una forma di stock option, ante litteram, che consente all’imprenditore, nella crescita tumultuosa che contraddistingue l’azienda, di stimolare una imprenditorialità interna e di trovare una ulteriore fonte di finanziamento. La quotazione in borsa, prima a Singapore e poi a Milano, è la soluzione necessaria per non vincolare l’azienda nel suo sviluppo futuro, ma anche per dare ai manager la possibilità, se del caso, di vendere facilmente le proprie azioni. Il risvolto di questa strategia organizzativa e di questa politica verso il personale non poteva che essere il progressivo allontanamento dell’imprenditore, prima dalla gestione operativa e poi dalla governance fino alla decisione di uscire definitivamente dall’azienda e a trovare una nuova fonte di impegno esterno all’impresa.
2004
8880083074
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