Le cinque opere considerate -María (1827) di Jorge Isaacs, La vorágine (1924) di Eusasio Rivera, Canaima (1934) di Rómulo Gallegos, Los pasos perdidos (1953) di Alejo Carpentier, La casa verde (1965) di Mario Vargas Llosa- mettono in risalto, ciascuna a modo proprio, l'evoluzione stilistica e prospettica del romanzo della selva. Se la selva di María, esiste solo in funzione degli stati d'animo dei personaggi, quella di La vorágine diviene personaggio assiale del plot, imponendosi sull'uomo sino a disumanizzarlo e a confonderlo con le altre creature che popolano i territori incontaminati. In Canaima essa vive un momento di transizione in quanto l'aspetto sociale -e di conseguenza l'uomo- ruba parziali primi piani a una natura, destinata a ridimensionare la propria importanza nelle opere successive. Nonostante l’elaborazione del mito edenico, Los pasos perdidos esaspera la ricerca del sé che trova piena espressione in ambito originario mentre La casa verde, offre una rinnovata visione del tema. Lo spazio interiore ha il sopravvento su quello esteriore, segno di come la preoccupazione dello scrittore contemporaneo sia cambiata: ora l'uomo non interessa solo per il suo rapporto con la natura o con l'ambiente in cui vive, ma per la problematica esistenziale connaturata alla sua presenza. Il percorso evolutivo si è concluso e la natura da soggetto narrativo si trasforma in ricorso letterario.
La selva, da soggetto narrativo a ricorso letterario. Studi sul romanzo ispano-americano tra 800 e 900
SERAFIN, Silvana
2006-01-01
Abstract
Le cinque opere considerate -María (1827) di Jorge Isaacs, La vorágine (1924) di Eusasio Rivera, Canaima (1934) di Rómulo Gallegos, Los pasos perdidos (1953) di Alejo Carpentier, La casa verde (1965) di Mario Vargas Llosa- mettono in risalto, ciascuna a modo proprio, l'evoluzione stilistica e prospettica del romanzo della selva. Se la selva di María, esiste solo in funzione degli stati d'animo dei personaggi, quella di La vorágine diviene personaggio assiale del plot, imponendosi sull'uomo sino a disumanizzarlo e a confonderlo con le altre creature che popolano i territori incontaminati. In Canaima essa vive un momento di transizione in quanto l'aspetto sociale -e di conseguenza l'uomo- ruba parziali primi piani a una natura, destinata a ridimensionare la propria importanza nelle opere successive. Nonostante l’elaborazione del mito edenico, Los pasos perdidos esaspera la ricerca del sé che trova piena espressione in ambito originario mentre La casa verde, offre una rinnovata visione del tema. Lo spazio interiore ha il sopravvento su quello esteriore, segno di come la preoccupazione dello scrittore contemporaneo sia cambiata: ora l'uomo non interessa solo per il suo rapporto con la natura o con l'ambiente in cui vive, ma per la problematica esistenziale connaturata alla sua presenza. Il percorso evolutivo si è concluso e la natura da soggetto narrativo si trasforma in ricorso letterario.File | Dimensione | Formato | |
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